ARZIGNANO – Un nuovo reparto allo Scalabrin
E’ stato inaugurato ad Arzignano il nuovo reparto “Stati Vegetativi” da dieci posti realizzato nell’ambito della messa a norma e ristrutturazione del blocco B del Centro Residenziale Scalabrin di Arzignano, in via IV Martiri.
Il progetto è stato realizzato nel corso del 2017 con più di 3 milioni di spesa, 1 milione 400 mila della Fondazione Cariverona e la parte rimanente con risorse del centro residenziale.
Un grande risultato per Arzignano e la Valle del Chiampo, perché la struttura è stata realizzata in tempi record con l’adeguamento antisismico, la realizzazione di dieci posti al primo piano per stati vegetativi permanenti più dodici per non autosufficienti. E’ stata ammodernata l’impiantistica e realizzato un nuovo salone polifunzionale da oltre 250 metri quadrati, più un ascensore montalettiga.
“Una struttura frutto di un grande lavoro di squadra” ha dichiarato il presidente Francesco Mastrotto, ringraziando la Fondazione Cariverona e i tanti benefattori, il primo dei quali è stato Sebastiano Scalabrin con il lascito del 1896.
“Si tratta –dichiara il vicesindaco ed assessore al Sociale di Arzignano, Alessia Bevilacqua- di un nuovo importante traguardo per la città e per l’offerta che riesce a dare a tutte le fasce di popolazione, soprattutto quelle più fragili. Si dà una risposta ad un bisogno complesso e adeguata assistenza a una parte di popolazione molto fragile. Vi è stata una ristrutturazione dell’intero edificio che permette a tutti gli sopiti di avere una struttura rinnovata con spazi più ampi e funzionali. L’Ipab ha affrontato un percorso importante e ha deciso di sviluppare nuovi servizi ed aprirsi al territorio. Cito solo l’assistenza domiciliare, il pasto a domicilio o la videoconferenza per la nomina dell’amministratore di sostegno per le persone che hanno difficoltà motorie. Ha saputo -conclude Bevilacqua- intercettare e rispondere a bisogni complessi del territorio, mettendosi efficacemente in rete con i servizi sanitari e sociali”.
“L’Ipab Scalabrin è una istituzione storica di Arzignano”, ha dichiarato il sindaco Giorgio Gentilin. “E’ molto amata e spero che gli arzignanesi si ricordino che è una struttura che ha bisogno della loro attenzione e di donazioni, che ultimamente stanno scemando. La nuova struttura è stata apprezzata dalle autorità regionali e dell’Ulss per la sua tecnologia avanzata, applicata a pazienti che una volta non erano praticamente considerati, come persone con invalidità totale o in stato vegetativo permanente. Con quest’opera si dà loro pari dignità assistendoli come se fossero ricoverati in una struttura ospedaliera intensiva. L’opera è un gioiello che la stessa Regione intende proporre come modello ad altre strutture. Ringrazio -conclude in Gentilin- il vicesindaco Bevilac
qua perché assieme a me ha creduto in questo progetto e ha lavorato per farne conoscere l’importanza, anche in seno a Cariverona che ha mantenuto l’impegno elargendo circa un milione e mezzo di euro”.
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