20 Agosto 2013 - 13.14

La prostituzione dilaga a Vicenza: record di sanzioni

prostitute

Quello della prostituzione è uno dei temi dell’estate vicentina, dopo lo scoop di Tviweb che ha lanciato la proposta del consigliere comunale Claudio Cicero di rendere accessibile e controllato in apposite strutture il meretricio (https://www.tviweb.it/rivisti-destate-case-chiuse-vicenza-citta-pilota-della-nuova-prostituzione). Questo per ragioni di decoro delle strade cittadine, di salute per i controlli a cui le prostitute sarebbero sottoposte, di business che verrebbe meno alla malavita, e di tasse che le stesse sarebbero contrette a pagare. D’altra parte quello della prostituzione sulle strade è un fenomeno che nel vicentino è stato sì combattuto ma mai vinto. Una partita persa in partenza e che è evidenziata dagli ultimi controlli della polizia locale lungo l’asse stradale viale S. Lazzaro-viale Verona-Ponte Alto che hanno prodotto 24 sanzioni da 500 euro ciascuna in tre serate. Il 15, il 16 e il 18 agosto infatti due autopattuglie, di cui una “civetta”, in servizio tra le 21 e l’una di notte circa, hanno multato 16 prostitute (di cui quattro sanzionate due volte in due sere diverse) e quattro clienti per la violazione dell’ordinanza in vigore fino al prossimo 31 ottobre che vieta espressamente la prostituzione su strada in determinate zone di Vicenza e, più in generale, vieta agli automobilisti di fermarsi per contrattare prestazioni sessuali a pagamento per strada e alle prostitute di vestirsi in modo che offende il comune senso del pudore.
Tutte rumene le prostitute sanzionate, di età compresa tra i 18 e i 35 anni. Tutti della provincia di Vicenza e di età compresa fra i 39 e i 65 anni invece i clienti multati. Il record la sera di Ferragosto con 16 verbali, di cui 14 a carico di prostitute e 2 di clienti.
“Stiamo cercando di orientare i controlli prevalentemente sui clienti più che sulle prostitute – spiega l’assessore alla sicurezza urbana Dario Rotondi -, perché mentre le prostitute si dimostrano ‘sorde’ al provvedimento e di fatto è difficile obbligarle al pagamento, i clienti sono invece molto più sensibili alla sanzione. Colpendo i clienti, quindi, vogliamo infine colpire anche l’offerta. Certo – osserva infine l’assessore – sanzionare il cliente è molto più difficile, perchè mentre la prostituta sta sulla strada, a piedi, il cliente è in auto, si sposta, va individuato e fermato. Questo spiega anche la grande differenza tra il numero dei verbali staccati a carico delle prostitute rispetto a quelli staccati a carico dei clienti”.

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