Smantellata banda criminale: violente rapine anche nel Vicentino, progettava sequestro di persona
(in fondo le foto degli arrestati)
I Carabinieri della Compagnia di Bassano del Grappa hanno dato corso all’applicazione di misure cautelari e perquisizioni nell’ambito della complessa attività di indagine denominata “SEVEN GOLD”.
Cinque soggetti di nazionalità rumena sono stati arrestati e portati nel carcere di San Vittore a Milano, Monza e Vicenza, altri sei sono stati denunciati per complicità ed è stato dato corso a decine di perquisizioni che hanno consentito di recuperare un ingente quantitativo di refurtiva, principalmente abbigliamento ed accessori di lusso.
Il nome dell’operazione scaturisce dall’azienda colpita nel nostro territorio, più precisamente nel comune di Nove, oggetto di un furto aggravato nel novembre 2015 e quindi di un sequestro di persona plurimo a scopo di rapina nel dicembre 2017. Si parla di migliaia di capi di lusso per un controvalore al dettaglio di un milione di euro circa.
I primi esiti investigativi dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Bassano del Grappa, a cui vengono affidati i reati di maggiore gravità, non sono particolarmente confortanti.
Emerge, infatti, il disegno criminale di una banda organizzatissima che sa bene dove e come colpire. Nel 2015 vennero raccolti diversi elementi, che però non portarono a risultati apprezzabili.
Il materiale raccolto dai Carabinieri divenne tuttavia importantissimo a seguito del secondo evento, di una gravità senza precedenti negli ultimi anni nel territorio: due dipendenti, sotto minaccia di armi da fuoco, sono stati catturati, legati e rinchiusi in uno stanzino mentre i malviventi fanno razzia all’interno dell’azienda.
Subito è scattata un’intensa ed immediata attività d’indagine da parte dei Carabinieri, partendo da una minuziosissima analisi di contesto partendo nel luogo del delitto ed allargando sempre più la zona di operazioni: sono stati esaminati oltre 100 sistemi di videosorveglianza, che hanno consentito di rintracciare i veicoli utilizzati per il crimine.
L’attività d’indagine dei Carabinieri ha consentito di capire che i criminali provenivano dall’hinterland milanese. Per la loro individuazione precisa è stato inviato un team dei migliori investigatori della Compagnia che sono riusciti a scovarne le identità e tutti i particolari delle loro azioni delittuose.
Gli elementi riscontrati, già di per sé sufficienti per richiedere l’emissione di idonee misure cautelari, si sono arricchiti improvvisamente di un altro evento: la banda di malviventi stava pianificando di sequestrare un facoltoso personaggio dell’hinterland milanese allo scopo di rapinare la sua attività commerciale e la sua abitazione.
L’estrema pericolosità dei soggetti ha imposto quindi ai Carabinieri di monitorare da vicino la potenziale vittima: i malviventi hanno difatti installato anche un apparato GPS sotto l’autovettura del soggetto, segno di una non comune abilità criminale, nonché della determinazione a colpire.
Fortunatamente l’Autorità Giudiziaria ha emesso in brevissimo tempo i provvedimenti cautelari che sono stati eseguiti la mattina del 6 novembre, di fatto bloccando il proposito criminoso.
Oltre 30 uomini complessivi sono stati impiegati per l’imponente operazione, di cui 20 della sola Compagnia Carabinieri di Bassano del Grappa; sono stati tratti in arresto e tradotti in carcere:
• STEFAN Sandel, nato a Galati (Romania) il 13 giugno 1980, dimorante a Milano. PROMOTORE DELL’ASSOCIAZIONE A DELINQUERE.
• TOMOIAGA VALENTIN, nato a Borsa (Romania) il 22 ottobre 1990, dimorante a Sorengo (Svizzera).
• CAZACU Cristi Adrian, nato a Galati (Romania) il 20 gennaio 1990, dimorante a Milano.
• TANASE Sorin Alexandru, nato a Pechea (Romania) il 14 luglio 1980, dimorante a Milano.
• DANKO Eduard-Danut, nato in Romania il 9 settembre 1989, dimorante a Milano.
Altri 6 connazionali sono stati denunciati in stato di correità ed è stata data esecuzione a decine di perquisizioni che permettono di rinvenire centinaia di capi di lusso per un controvalore di svariate migliaia di euro: diversi capi sono riferiti alla rapina del dicembre 2017 in Nove mentre la rimanente refurtiva sarà oggetto di ulteriori analisi per svelare altri crimini commessi dai soggetti.