20 Giugno 2024 - 15.08

VICENZA – Sfilza di reati senza fine e più volte espulso. Tunisino pericoloso espulso un’altra volta

Nella giornata di ieri, il cittadino tunisino E.A.T. è stato nuovamente espulso e accompagnato al Centro di Permanenza e Rimpatrio di Roma. E.A.T., noto per una relazione con una ragazza vicentina allora minorenne, era già noto alle forze dell’ordine per numerosi reati.

All’inizio del 2017, la minore si era allontanata più volte da casa a causa di continui dissidi con i genitori, che avevano portato a ripetute denunce di scomparsa. La ragazza si era trasferita in Tunisia con E.A.T., nonostante l’opposizione dei genitori, a causa del passato criminale dell’uomo. I genitori si erano rivolti al programma televisivo “Chi l’ha visto” per cercare la figlia.

Durante la sua permanenza in Italia, E.A.T. ha accumulato numerose condanne e arresti per reati quali furto, rapina, ricettazione, rissa, lesioni personali, danneggiamento, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, oltre a numerosi reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti.

Entrato in Italia nel 2014 senza visto, E.A.T. era stato espulso più volte. Nel 2017, mentre si trovava agli arresti domiciliari per spaccio di droga, era stato trovato in possesso di oltre 3 kg di marijuana, in compagnia della minore. Condannato a un anno e due mesi di reclusione dal Tribunale di Vicenza, era riuscito a commettere una rapina aggravata dopo la revoca della misura cautelare in carcere, ottenendo successivamente il divieto di dimora nella Provincia di Vicenza.

Nel 2018, era stato condannato dal GUP del Tribunale di Vicenza per detenzione illecita di sostanze stupefacenti in concorso e resistenza a pubblico ufficiale. Nonostante un decreto di espulsione nel 2018, l’espulsione non era stata eseguita a causa di un guasto tecnico del velivolo.

Nel 2020, E.A.T. aveva sposato la cittadina italiana, divenuta nel frattempo maggiorenne, in Tunisia. Rientrato in Italia, era stato arrestato per scontare un cumulo di pene di 3 anni. Durante la detenzione a Venezia, aveva commesso ulteriori reati come resistenza a pubblico ufficiale, rissa, lesioni personali e danneggiamento.

Dopo aver ottenuto l’affidamento in prova ai servizi sociali nel 2022, era stato denunciato per estorsione e tornato in carcere per pochi mesi. Dimesso dall’istituto di detenzione nel 2024, aveva continuato con i comportamenti delittuosi e, a febbraio, era stato trovato ferito vicino a una discoteca di Vicenza.

A maggio, il Magistrato di Sorveglianza di Verona ha emesso una sentenza di espulsione per pericolosità sociale. Ieri, gli agenti della Questura di Vicenza hanno eseguito la sentenza, accompagnando E.A.T. al C.P.R. di Roma, da dove sarà presto rimpatriato in Tunisia.

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