Volantino d’odio nel Vicentino: “Riaprire i forni”. Raffica di reazioni, Rucco: “Ignoranti”
Un cartello contenente un messaggio d’odio è stato affisso nella bacheca della sede del PD vicino a quella dell’ANPI a Torrebelvicino.
L’immagine sta facendo il giro dei social. Il volantino è stato affisso nella notte tra il 27 ed il 28 gennaio con il simbolo della svastica questa scritta: “Ricordiamoci di riaprire i forni: ebrei, rom, sinti, froci, negri, comunisti. Ingresso libero”.
Subito sono scattate le reazioni, non solo nei commenti sotto le condivisioni del volantino ignobile, ma anche da esponenti politici e sindacali.
Ecco l’immagine e a seguire i primi commenti
Dichiarazioni del sindaco di Vicenza e presidente della provincia Francesco Rucco: “Condanno fermamente e stigmatizzo questo gesto scellerato compiuto da qualche ignorante che non ha trovato di meglio che scrivere queste idiozie. Purtroppo quanto accaduto a Torrebelvicino non fa altro che confermare come sia fondamentale continuare l’importante azione di sensibilizzazione che stiamo portando avanti con forza sull’olocausto del popolo ebreo e sulle nefaste conseguenze provocate da tutti i totalitarismi”.
I consiglieri regionali Ruzzante, Guarda e Bartelle (VENETO 2020): «Esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza ad Anpi, Arci e Partito democratico di Torrebelvicino, sulla cui bacheca è stato affisso un cartello contenente gravissime minacce nei confronti di ebrei, rom, sinti, gay, persone di colore e comunisti. Il tutto espresso con un linguaggio che si richiama esplicitamente al nazismo, con tanto di svastica disegnata e “SS VI” come firma. Confidiamo che possano essere individuati i responsabili di questo attacco squallido e vigliacco alle sedi di Anpi, Arci e Partito Democratico che, ne siamo certi, non si faranno certo intimidire e terranno vivo il proprio impegno civile, sociale e politico. Il fatto assume una particolare gravità considerata la coincidenza con la data del 27 gennaio, Giornata della Memoria. Proprio oggi che in consiglio regionale del Veneto è stata approvata all’unanimità una legge per la Memoria della Shoà e una risoluzione a sostegno della senatrice Segre, questa notizia ci fa ben comprendere come sia necessario un maggiore impegno da parte di tutte le forze democratiche per la difesa del nostro Paese dall’insorgenza di tutti i neo-fascismi».
Il segretario generale della CGIL di Vicenza, Giampaolo Zanni : “Il ripudio del fascismo e del nazismo, e dello sterminio degli ebrei, di tanti altri e degli oppositori politici, operato da quei regimi,“che per un’organizzazione democratica come la CGIL nata all’inizio del secolo scorso e che proprio il regime fascista ha soppresso, costringendola alla clandestinità, per noi è un riferimento di fondamentale ed anche purtroppo attuale valore politico, culturale, etico e sociale, che ogni cittadino dovrebbe condividere per non dimenticare un pezzo drammatico della nostra storia ed evitare che si ripeta. Per questo non possiamo tacere di fronte a questo cartello, non a caso esposto nelle bacheche di organizzazioni democratiche ed antifasciste nella giornata della memoria voluta per non dimenticare lo sterminio che prima ho citato. Esprimiamo profonda condanna e rabbia rispetto a questo gesto e solidarietà e vicinanza al PD, all’ANPI ed all’ARCI, vittime di questo vero e proprio oltraggio ed attacco. Chiediamo alle autorità di indagare per individuare e punire i responsabili di questo gesto ed a tutti i cittadini che credono nella libertà e nella democrazia di non rimanere indifferenti e di esprimere la propria indignazione”.
I co-portavoce provinciali di Europa Verde, Mattia Stella e Paola Baccin: “Europa Verde Vicenza esprime solidarietà alle cittadine e ai cittadini offesi, e sdegno per le scritte di stampo nazista comparse a Torrebelvicino (Vi) in occasione del Giorno della Memoria.
Questo fatto ci trova uniti e unite nel rivendicare la nostra appartenenza ad una società civile, democratica e portatrice di valori inclusivi. Sempre più spesso questo linguaggio d’odio si diffonde anche al di fuori di frange politicizzate, prendendo di mira chiunque rappresenti il “diverso”. Per questo manifestiamo l’esigenza di rafforzare le iniziative a sostegno della memoria storica e capaci di diffondere una cultura di inclusione e rispetto.
Non limitiamoci a rispondere a queste azioni con l’indifferenza, ma trasmettendo alle future generazione l’importanza di crescere in una Paese antifascista e democratico”.