21 Giugno 2023 - 8.46

Da Onlyfans alla Rocco Siffredi Hard Academy

Ieri mia moglie fra il serio ed il faceto, ma punterei più sul faceto, ad un cento punto mi dice: ma perché non andiamo a spassarcela una settimana in Ungheria?

Immediatamente la mia mente è andata ai magnifici palazzi ottocenteschi di Budapest, affacciati sulle rive del Danubio, che le conferiscono quel particolare fascino tipicamente mitteleuropeo.

Ma la mia dolce metà ha subito interrotto le mie fantasie con queste parole: io in realtà pensavo di andare a Csomor.

Csomor?  

Ma cosa caspita c’è da vedere in questo paesino situato di fatto alla periferia della capitale ungherese, fra l’altro mai sentito nominare?   Un castello, una reggia, un museo?

Risposta della mia Signora, accompagnata da una risata che sapeva tanto di una presa in giro: “ma che arretrato che sei, Csomor ospita la sede della Rocco Siffredi Academy!”.

Lì per lì credevo di avere capito male, ma l’espressione di mia moglie non lasciava spazio ad alcun dubbio; si trattava proprio di quel Rocco Siffredi, diventato l’icona del maschio gratificato dalla natura con attributi, diciamo così, inconsueti o fuori norma se preferite. 

No, francamente la cosa mi era ignota, ma poiché l’avevo vista smanettare sull’Iphone, mi sono fiondato anch’io per vedere a cosa si riferisse.

Il sito “https://www.roccosiffrediacademy.com” è indubbiamente ben fatto, oserei dire castigato rispetto a quello che mi aspettavo, ed alle sguaiatezze che si vedono in giro. 

Lo slogan iniziale è di sicuro effetto: “Vivi da insider il mondo del porno e impara  i segreti del maestro”.   

Il “maestro” eh (sic!), come se parlassimo di un novello Buddha!

E chiaro è anche l’atteggiamento mentale richiesto  a chi si accosta al “Rocco’s World: “Se decidi di entrare in questo luogo, impara subito le prime regole del posto… ossia nessun pregiudizio, grande libertà e puro divertimento.  Qui non ti devi giustificare se hai voglia di guardare una ragazza bellissima.  Qui non devi sentirti imbarazzato se ti ecciti……”

Diciamoci la verità: chi non ha mai sentito il nome di Rocco Siffredi, che è diventato l’emblema maschile del porno senza se e senza ma?

E quale sia la mission di questi “master” (sic!) viene spiegato subito dopo: “Benvenuto sul sito ufficiale della Siffredi Hard Academy, la prima vera Università del Porno ideata del grande Rocco Siffredi, con l’obiettivo di formare nuovi talenti da lanciare nel mondo dell’Adult in qualità di attori, registi e sceneggiatori”.

Caspita, sembra di leggere la pubblicità di un famoso Ateneo che invita studenti all’Erasmus! 

Lascio alla vostra curiosità l’esplorazione ulteriore del sito in questione, ma semplificando al massimo mi sembra di aver compreso che la Siffredi Hard Academy è una “Full immersion” che avvicina gli iscritti alle dinamiche del porno, dai lavori sul set tra registi e sceneggiatori, a quelli delle attrici e degli attori protagonisti di tali contenuti. 

Posso comunque anticiparvi che per apprendere “Attraverso lezioni individuali e di gruppo (aggiungo io sia teoriche che pratiche!) tutti i segreti del grande maestro Rocco Siffredi, e capire come diventare un vero professionista del mondo dell’Hard”, bastano una settimana e 1500 euro (tutto sommato un costo abbordabile).

L’Academy mi ha ricordato che qualche giorno prima avevo letto un paio di articoli in cui si parlava di un padre che aveva commentato amareggiato, alla trasmissione “La zanzara”, la scelta della figlia MariaSofia, neo diciottenne,  di entrare da professionista nel mondo del porno,  annunciando di essere stata ammessa appunto alla Siffredi Academy.

Già perché mi ero dimenticato di dirvi che non è poi così facile all’Academy: che non pensiate sia un albergo.  

E necessario presentare la propria candidatura inviando una mail (all’indirizzo che trovare  sul sito, tranquilli!); in caso di esito positivo (i posti disponibili sono 12)  si verrà successivamente contattati dalla stessa Academy. 

Nulla si specifica circa i requisiti richiesti alle candidate, ma dalle foto presenti sul sito mi sembra di capire che una bella presenza, unita a certe “rotondità”, siano il minimo indispensabile.   Immagino sia implicita anche una buona dose di disinibizione, e di poca pudicizia. Anche per i maschi qualche idea sui requisiti ce l’avrei!

Cosa volete, come “una ciliegia tira l’altra”, è così anche per le notizie, specialmente se riguardano argomenti un po’ pruriginosi. 

E così leggendo qua e là mi sono reso conto che il super Master di Rocco Siffredi è in un certo senso il punto di arrivo di ragazze italiane già esperte ed attive sui social network, e nel ruolo di “creators” di contenuti digitali per adulti, che poi vendono sulla famosa piattaforma vietata ai minorenni Onlyfans.

Vi sfugge cos’è Onlyfans?

Onlyfans non il classico social, come Twitter o Instagram, o Tik Tok.  

Si tratta di una piattaforma di intrattenimento nata nel 2016, che funziona solo su abbonamento, gestita dal Regno Unito, e per la precisione da Londra. 

E’ diventata particolarmente popolare nel periodo della pandemia, e durante i lockdown  ha visto crescere in misura esponenziale i suoi utenti, probabilmente bisognosi di “distrazioni” a luci rosse.  

E’ sostanzialmente un servizio pensato per “creatori di contenuti” che, pubblicandoli su OnlyFans, possono guadagnare denaro dagli utenti che si iscrivono proprio per visionarli.

Ma perché ha avuto successo?

La sua popolarità è dovuta al fatto che Onlyfans non applica quanto ai contenuti una politica particolarmente restrittiva, e consente agli utenti di condividere le proprie foto semi-nude, o completamente in nudo, in cambio di una quota associativa mensile

La piattaforma paga l’80% delle commissioni riscosse al creatore dei contenuti, mentre il restante 20% è trattenuto da OnlyFans.

In poche parole è una piattaforma in cui qualunque ragazza o donna (ma non è vietata agli uomini eh) si collega con persone che pagano (da 4,99 a 49,99 dollari al mese) offrendo loro immagini discinte, tanto è vero che la stragrande maggioranza dei contenuti sono pornografici. 

Trattandosi di un “lavoro” che si fa fra le pareti di casa, sono moltissime le ragazze e le donne che la utilizzano per “arrotondare”, nel senso che svolgono un lavoro normale, e nel “tempo libero” vendono la loro immagine in slip e reggiseno, e molto spesso anche senza. 

Certo la cosa fa discutere, ma il fenomeno è in espansione, tanto che il New York Times nel 2109 ha pubblicato un articolo intitolato: “Only Fans, il sito che ha cambiato per sempre il sex work”.

Faccio notare che il termine “sex worker” viene tradotto in italiano con “prostituta”.

Non voglio certo ergermi a moralista.  

Fra l’altro non rientra nella mia cultura, pur essendo comunque un sostenitore di certi principi, che putroppo stanno via via scemando nella nostra società.

Possiamo ragionarci attorno finché vogliamo, ma a mio avviso se la pornografia è semplicemente prostituzione filmata, Onlyfans è ad un tempo prostituzione e pornografia. 

Con questo non sono certo favorevole né a lanciare crociate o cacce alle streghe, né a perseguire in alcun modo le donne o gli uomini che postano per denaro proprie foto o video  hard su piattaforme come Onlyfans.

D’altronde non ce ne sarebbero neppur egli estremi giuridici, perché nel nostro Paese è penalmente punibile solo lo sfruttamento della prostituzione. 

Ma questo non vuol dire che io non consideri questo commercio via Rete come una moderna forma di prostituzione, che promette facili guadagni, anche se non sempre è vero data l’inflazione nell’offerta. 

L’importante, per quanto mi riguarda, è che non si tenti di spacciare Onlyfans per femminismo, per emancipazione della donna, per libertà sessuale.

Onlyfans per me  è semplicemente mercificazione del proprio corpo, punto e basta!

A proposito, ho dovuto dire a mia moglie che, data la nostra non più verde età,  non credo  sarà facile essere ammessi alla Rocco Siffredi Academy!

Umberto Baldo

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