2 Ottobre 2015 - 9.28

43a Mostra Artigianato Alto Vicentino

43a  Mostra Artigianato Alto Vicentino

E’ stata inaugurata la 43a Mostra Artigianato Alto Vicentino con l’assegnazione di otto nuove De.Co.
Poggia saldamente le sue radici sulla terra e sulla tradizione di un paese, Marano Vicentino, che ha l’intraprendenza e la tenacia nel suo dna, la Mostra Artigianato Alto Vicentino. Si è aperta ieri l’edizione numero 43, organizzata da un Comitato Mostra formato da amministrazione comunale, Confartigianato, Cna con la collaborazione della Pro Marano. I padiglioni, allestiti nell’area degli impianti sportivi, saranno visitabili fino a domenica, per lasciare poi spazio nel fine settimana successivo a MAAV Riuso Creativo.
Per quattro giorni tutta Marano Vicentino vive negli spazi espositivi di viale Europa, dove si possono trovare tutti i giorni pane fresco, pizza e dolci e, con un’offerta libera, è possibile finanziare l’Istituto comprensivo per acquistare delle tecnologie che permetteranno alla scuola di evolversi.
Quest’anno per il mais Marano, che propone la 19a edizione della Festa, all’interno della Mostra, è doppia festa: la Cooperativa infatti ha partecipato già due volte all’Expo, dove tornerà martedì con gli stand della Regione Veneto, ma soprattutto ha ottenuto il riconoscimento De.Co. per la granella di mais. E domani, come ha ricordato il presidente della Cooperativa, Marco Sartore, si propone vestita a festa per il pranzo di gala.
Potranno accompagnare i loro prodotti con il marchio a denominazione comunale tre i formaggi dell’Azienda agricola Aidi, di Flavio Sartore: la caciotta di capra di Marano, la delizia di capra di Marano e la ricotta di capra di Marano.
Diventa De.Co. anche la granella “Mais Marano”, la cui produzione è legata al
Consorzio di tutela del Mais.
Altro prodotto che racconta la tradizione del territorio sono i parpagnacchi maranesi, che si potranno trovare nei panifici: Cazzola, Cavedon, Dalla Riva Antonella e la Pasticceria La Rotonda di Borgo.
E ancora il salame e la sopressa di Marano del Salumificio Zambon Giovanni.
Ci sono poi due macchinari espressione della forza creativa dell’imprenditoria maranese: l’impastatrice in ghisa con utensile a forcella, chiamata “La vittoria” e prodotta dall’azienda Pietroberto, e il torchio in ottone per pasta fresca detto “Il bigolaro” dell’Azienda F.lli Bottene.

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