VICENZA – Estate rock, tornano i festival musicali
Torna l’estate delle feste rock a Vicenza. Tutte confermate, dal Riviera Folk Festival (7-10 giugno) al Jamrock (18-22 luglio), passando per il Lumen (20-24 giugno) e il Ferrock (11-15 luglio), cui si aggiunge il ritorno, dopo un anno di pausa, dello Spio Rock (5-8 luglio). In tutto 26 giorni di musica su 46 di calendario (furono 22 nel 2017) organizzati in collaborazione con l’ufficio politiche giovanili del Comune di Vicenza e con la sponsorizzazione di Fidas da uno dei più grandi coordinamenti d’Italia delle feste rock, capace di unire le forze per valorizzare il territorio attraverso la musica, in un’ottica di sostegno reciproco per non soccombere a regole e norme che gravano sull’organizzazione di eventi.
In tutta Italia la guerra tra organizzatori di eventi e festival musicali è nota. Date in contemporanea, conflitti nella gestione del booking degli artisti, sfide reciproche. A ciò si sommano norme sempre più severe per gestire spazi e sicurezza. Il risultato? I costi aumentano, il pubblico non sa scegliere tra eventi organizzati nello stesso weekend e alla fine i festival sono costretti a chiudere.
Nel capoluogo berico si è sviluppato invece un caso in controtendenza. Dopo 30 anni di relazione reciproca e coordinamenti di vario livello, il gruppo di volontari che lavorano per gli eventi ha deciso di fare un salto di qualità, dando vita al Coordinamento Feste Rock Vicenza. Così il Comune aiuta i festival, finanziando alcune spese organizzative, e le manifestazioni ne traggono vantaggio migliorando la qualità dei servizi proposti. Basti pensare che lo scorso anno i festival targati Vicenza hanno portato circa 60 mila persone a divertirsi, grazie all’esibizione di una sessantina di artisti e al lavoro di quasi 500 volontari, generando un indotto economico stimato complessivamente in oltre 250 mila euro, quasi tutto su città e provincia.
Tutti dati riassunti in un bilancio sociale, presentato di recente, per dimostrare che mentre tutto attorno i festival muoiono, un po’ per conflittualità tra organizzatori un po’ perché i costi sono elevatissimi e la burocrazia è di difficile gestione, a Vicenza, unendo le esperienze dei cinque gruppi organizzatori, una cinquantina di persone in tutto, si riesce a fronteggiare le difficoltà. Ad esempio, aiutandosi con le norme per organizzare un evento o lavorando assieme per la cura dell’ambiente e il riciclaggio dei rifiuti. Perchè le aree dove vengono organizzate le manifestazioni sono parcheggi di periferia o parchi che durante l’anno sono abbandonati.
Accanto a questi aspetti, a Vicenza i festival rock vincono anche per la qualità e varietà della proposta musicale. Accanto agli storici appuntamenti con il Ferrock ai Ferrovieri (parco Retrone), che l’anno scorso ha tagliato il traguardo delle venti edizioni, e il Riviera Folk Festival (Riviera Berica), organizzato dal 2000, animano le notti vicentine anche il Lumen Festival e il Jamrock Festival, entrambi alla sesta edizione, nonché lo Spio Rock, organizzato dal lontano 1991.
I numeri del 2017
I cinque festival organizzati l’anno scorso (mancava lo Spio Rock, ma era compreso in cartellone il From disco to disco weekender) hanno occupato 432 volontari dell’età media di 27 anni: 85 persone ad evento che hanno lavorato in media ognuna 37 ore, per un totale di 16.076 ore complessive sui 22 giorni di eventi. Gli organizzatori coinvolti sono stati 54, una decina per evento, e hanno impiegato in media 100 ore l’anno per un totale di 5.200 ore. Sommando il lavoro del popolo dei volontari, se un ente pubblico dovesse pagare per realizzare gli eventi, dovrebbe mettere a preventivo 25.600 ore di lavoro. In tutto, i cinque festival hanno calamitato 57.000 persone, che si sono divertite su un totale di 42 mila metri quadri di allestimento su parchi e parcheggi, aree altrimenti dismesse. La gestione della raccolta differenziata ha garantito risparmi del 41% sulle spese e l’indotto è quasi totalmente locale: gli organizzatori hanno impiegato il 92,4% del loro budget di spesa nel Vicentino, per un totale stimato in 265.000 euro.