2 Luglio 2018 - 12.36

MONTE GRAPPA – Peter Pan è davvero esistito e riposa sul Grappa

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Peter Pan è esistito realmente, non è stato solo il protagonista di una fiaba fatta di duelli tra il bimbo volante e Capitan Uncino. Si perchè una lapide sul monte Grappa testimonia l’esistenza del famoso protagonista che ha ispirato canzoni e film. Peter Pan era un soldato ungherese che, sul Monte Grappa, a 21 anni, durante la Grande Guerra (’15-’18), come ricorda anche BresciaOggi, ha perso la vita. Aveva risposto coraggiosamente all’appello di chiamata alle armi, ma la sua presenza nell’esercito fu breve, un anno: in uno scontro sul Col Caprile, fu colpito a morte. Il suo corpo è sepolto nel sacrario del Grappa, e il suo sacello è meta per molti bambini che, a ricordo del personaggio, depositano simboli, fiori o dei sassolini.  Inizialmente, il suo corpo era stato ospitato a Valpiana, uno dei tanti micro cimiteri in cui venivano tumulate provvisoriamente le vittime di battaglia. Poi, negli anni ’30, la realizzazione del sacrario monumentale sul Monte Grappa, permise ai corpi di 22.910 soldati di riposare in pace. Nel sacrario ci sono 12.615 corpi di italiani e 10.295 di austriaci, ma non tutti hanno un nome: i caduti identificati sono soltanto 2.578. Peter Pan si trova nell’area dedicata agli austroungarici, al numero 107. Le notizie che si raccolgono di lui, Repubblica.it le descrive così: “All’interno del piccolo loculo riposa il soldato Peter Pan, nato il 21 agosto 1897 a Ruszkabanya-Krassszoreny, in Ungheria, appartenente alla 7/a Compagnia del 30/o Reggimento Fanteria Honvd, morto il 19 settembre del 1918 durante un’azione a Col Caprile”. Un cultore della Grande Guerra, Paolo Casotto, ritiene che Peter Pan sia stato un soldato “fortunato”proprio perché chi ha raccolto le sue spoglie “è riuscito a conservare il suo nome, così non è entrato a far parte di quelli ignoti le cui fidanzate, le cui madri, non hanno saputo più nulla“. Tra fine giugno e i primi di luglio del 1918, 100 anni fa, sul Grappa è stata combattuta la Battaglia del Solstizio, motivo di ricordo e di salite continue e consistenti al Grappa in questi giorni. Sul monte Grappa si ricordano anche la Battaglia d’Arresto, seguita alla rotta di Caporetto.

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