VICENZA – Formazione, le linee programmatiche per il mandato amministrativo
“Il mio è l’assessorato alla formazione, ma potrebbe essere anche chiamato assessorato alle relazioni, perchè è quello con più rapporti in assoluto con le persone: contiamo del resto 822 bambini negli asili nido, 2.774 alle materne, 5.229 alle primarie, 3.327 alle secondarie di primo grado. Più tutti gli insegnanti, gli operatori, i dirigenti e gli enti che gravitano attorno al mondo della scuola”. È partita da questa considerazione Cristina Tolio, cui il sindaco Francesco Rucco ha affidato le deleghe in materia di istruzione, edilizia scolastica e rapporti con l’università, illustrando venerdì mattina le sue linee programmatiche 2018-2023, dal suo ufficio al secondo piano di Palazzo del Territorio, con ampie vetrate affacciate su Palazzo Chiericati, Monte Berico e corso Palladio.
“Per la scuola del resto ci passiamo tutti, o in prima persona o per i figli. Quindi non possiamo certo relegarla al ruolo di Cenerentola – ha aggiunto -. L’obiettivo primario è favorire il benessere degli alunni, inteso sia dal punto di vista educativo che edilizio”. Se quindi rispetto al primo l’assessore dichiara di muoversi più a suo agio, complice una lunga esperienza da insegnante, per quanto attiene all’aspetto edilizio si dichiara consapevole che avrà tanto lavoro da fare. Tolio infatti non ha fatto mistero di aver già ricevuto numerosi dossier da parte dei presidi sulle criticità degli edifici, ma ha anche precisato che “è prematuro ora stabilire dove investire prioritariamente in riqualificazione”.
“Non avendo competenze tecniche – ha spiegato Tolio, che in quest’ambito lavorerà a braccetto con il collega Claudio Cicero alle infrastrutture – è mio proposito rendermi conto di persona, in ogni istituto, di quanto c’è di buono e quali invece siano i problemi. Da settembre riprenderò quindi con i sopralluoghi, dato che finora ho visitato uno a uno solo quelli ancora aperti, asili nido e materne. Voglio infatti incontrare, conoscere e parlare con le persone, perchè gli edifici vuoti non mi interessano. Da insegnante posso però aggiungere che a volte basta davvero poco per migliorare il benessere di chi vive le scuole, come aggiustare una tapparella che altrimenti resta chiusa per settimane o sostituire un neon in un’aula per migliorare la visibilità d’inverno. Per questo una delle mie priorità sarà snellire le procedure per l’ordinaria manutenzione”.
L’assessore, che ha comunque già chiesto una relazione sullo stato delle strutture, utile a predisporre un piano pluriennale di progressiva messa in sicurezza, ha poi illustrato i contenuti educativi delle sue linee programmatiche, a partire dall’obiettivo di “dare visibilità a tutto quello che di bello fanno le scuole, ma che troppo spesso passa sottotraccia”.
In stretta collaborazione con l’assessore alla famiglia e alla comunità Silvia Maino, Tolio ha inoltre annunciato che verranno particolarmente curati i rapporti con le famiglie degli alunni con situazioni difficili alle spalle. E che già a settembre potrebbero essere pronti i primi progetti di ampliamento dell’offerta formativa oltre l’orario scolastico: ”Abbiamo già iniziato a lavorarci – ha dichiarato -: organizzeremo una serie di attività, come assistenza nei compiti o laboratori teatrali, motori o artistici. L’importante è che siano attività formative, non mero babysitteraggio, e che siano anche rilassanti e ricreative, perchè dopo 8 ore di scuola i bimbi altrimenti fanno fatica. E soprattutto ci avvaleremo di volontari o insegnanti in pensione, ovvero personale qualificato, oltre che monitorato, perchè la scuola è un’istituzione e in quanto tale non deve mai rinunciare a dare garanzia di qualità e serietà in ciò che propone“. Tra gli obiettivi annunciati anche la sistemazione di alcune mense e il superamento della monoporzione, “perchè è indubbiamente più gustoso un piatto caldo, pluriporzione e scodellato”. L’assessore Tolio ha poi assicurato massima collaborazione anche al collega Matteo Celebron, sia per quanto riguarda lo sport nelle scuole, sia in ambito di protezione civile, in particolare per il progetto “Scuola sicura” della Regione Veneto, per portare in una scuola la simulazione di emergenze.
Infine, alla voce università, l’assessore, che ha già incontrato direttore e presidente della Fondazione studi universitari, ha dichiarato che si tratta di un fiore all’occhiello e che va promossa il più possibile per le evidenti ricadute sul territorio di carattere culturale, sociale ed economico. “Lavoreremo per risolvere alcuni problemi – ha garantito -, come la mensa e il recupero degli alloggi di San Silvestro, chiusi per le lesioni riportate nel 2012 a causa del terremoto in Emilia Romagna: una questione assai importante per gli studenti che arrivano da fuori città e per la quale ho infatti già chiesto un appuntamento in Regione”.