13 Marzo 2014 - 13.21

Residenze Artistiche di Danza al Comunale di Vicenza

MARK BLOKPOEL_1
Prosegue al Teatro Comunale di Vicenza l’interessante esperienza delle Residenze Artistiche di Danza, pratica diffusa nei maggiori teatri e centri culturali a livello internazionale, che permette ai giovani artisti di creare e presentare negli spazi del teatro nuove idee, nuovi progetti, spesso work in progress che diventano poi spettacoli. Questa significativa esperienza di sostegno alla creatività e promozione della funzione sociale delle arti performative, è realizzata dalla Fondazione Teatro Comunale di Vicenza per la terza stagione consecutiva; le residenze ospitate e sostenute Fondazione sono realizzate in collaborazione con Arteven e con la Regione del Veneto.

Dopo la prima restituzione delle residenze di danza, VOR Very High Frequency Omnidirectional Radio Range, ovvero la posizione istantanea di un punto in moto nel tempo, performance presentata dalla danz’autrice Tiziana Bolfe Briaschi , regia di Matteo Maffesanti, musiche originali di Davide Pachera, andata in scena venerdì 31 gennaio, a metà marzo è previsto un nuovo interessante appuntamento: sabato 15 marzo alle 17.00 nella Sala del Ridotto sarà la volta di Progetto Trilogy – Once upon a time un’interessante performance in tre parti della danzatrice e giovane coreografa bassanese Francesca Foscarini, formatasi nel vivaio di Operaestate Festival Veneto, in scena con la performer statunitense Sara Wiktorowicz.

Il Progetto Trilogy (Once Upon a Time, “C’era una volta”, titolo provvisorio), è una trilogia che si sviluppa a partire dalla figura della nonna, donna che è stata nel suo passato, bambina, ragazza, madre ed infine, nonna, figura che guarda indietro con nostalgia, per la consapevolezza di non poter più rivivere quella parte di vita, ma con dentro di sé un “avvenire in potenza” che si realizza attraverso la vita dei suoi figli e nipoti. La nonna è l’unica nella società che racchiude l’intero ciclo della vita, con la funzione di tramandare e proiettare nel futuro parte di sé, in grado di incarnare perfettamente le tre dimensioni temporali del passato, presente e futuro.

Il progetto di danza che sarà in scena al Ridotto del Comunale sabato 15 marzo alle 17.00 si compone, come già detto, di tre parti: Grandmother: solo, regia di Sara Wiktorowicz, creato con la performer Francesca Foscarini; Wheel of Motion: solo, regia di Dinanda Luttikhedde, creato con la performer Sara Wiktorowicz; Destroying Grandma: duo, regia e creazione di Francesca Foscarini e Sara Wiktorowicz, anche in scena come interpreti. Sul palcoscenico, oltre alle danzatrici e coreografe, ci saranno delle nonne “normali”, per parlare al pubblico, in totale libertà attraverso il linguaggio del corpo, di parole chiave come amore, nostalgia, passatempo. Nella performance di sabato 15 marzo sarà presentato al pubblico il risultato di una settimana di residenza al Teatro Comunale, lavoro, prove, ricerca. L’attenzione delle giovani artiste sarà posta maggiormente nel secondo e nel terzo pezzo della trilogia, cercando di dare un’interpretazione diversa, un’opportunità di introspezione in una direzione più surreale.
Il percorso di ricerca per giungere alla performance ha incluso interviste a nonne provenienti da culture diverse; i ricordi, filtrati dai racconti delle figure familiari per eccellenza, prendono vita anche attraverso l’utilizzo di costumi, musica, voce e silenzio, azione e reazione, peso e contrappeso, spazio e tempo.
L’obiettivo artistico è quello è di far emergere gli aspetti comuni dell’esperienza di queste donne che hanno vissuto vite molto diverse. La performance durerà circa mezz’ora e sarà seguita da un incontro delle autrici-interpreti con il pubblico.

Francesca Foscarini è coreografa indipendente e danzatrice molto versatile. Il suo percorso formativo è segnato dall’incontro con maestri molto importanti della scena nazionale e internazionale con i quali ha modo di approfondire il linguaggio della danza contemporanea e dell’improvvisazione, arricchendo e personalizzando il suo linguaggio espressivo e interpretativo.

Collabora con Ullallà TeatroAnimazione, con Alessandro Sciarroni nella produzione Folk-s, con Marco D’Agostin in “Per non svegliare i draghi addormentati”, Premio Prospettiva Danza 2011. Dal 2003 al 2011, insieme a Barbara Todesco è stata direttrice artistica del Centro Formazione Danza di Romano d’Ezzelino (VI). Dal 2011 svolge regolarmente laboratori di ricerca coreografica. Nel 2013 insieme ai coreografi Marco D’Agostin e Giorgia Nardin fonda l’Associazione Culturale VAN con sede a Bassano del Grappa.

Sara Wiktorowicz è coreografa, insegnante e performer, nata nel Massachussetts nel 1972. Ha lavorato con numerosi coreografi, tra cui Jan Fabre, Club Guy & Roni, Paul Selwyn Norton, Anouk van; attualmente 
continua il suo lavoro come danzatrice freelance con molte collaborazioni con altri artisti combinando la danza, il teatro, e la videoarte.
Il suo interesse per l’insegnamento si focalizza sul processo creativo e performativo, sulle dinamiche di gruppo, sull’essere qui e ora; ha tenuto molti workshops in Olanda, Italia, Germania, Israele ed Austria.



Per assistere alla performance è previsto un ingresso gratuito, con prenotazione obbligatoria del posto alla biglietteria online, sul sito del teatro www.tcvi.it, oppure recandosi di persona alla biglietteria del Comunale.

La biglietteria del Teatro Comunale (viale Mazzini 39, Vicenza – tel. 0444.324442 biglietteria@tcvi.it) è aperta dal martedì al sabato dalle 15.00 alle 18.15

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