VENETO – Scuola, 10 milioni di euro in arrivo per adeguamenti anti-incendio
Ci sono quasi 10 milioni di euro in arrivo dal Ministero per l’istruzione e la ricerca per adeguare le scuole del Veneto alle normative anti-incendio: un stanziamento straordinario, atteso da tempo, ma che ora sembra confermato dalle note ministeriali. La Regione Veneto è determinata a cogliere di gran corsa la nuova opportunità, e con la delibera approvata oggi d’urgenza dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla scuola, Elena Donazzan, di concerto con l’assessore al sociale e ai servizi per la prima infanzia, Manuela Lanzarin, ha fissato procedure e tempistica.
“Ho scritto ai sindaci del Veneto e ai presidenti delle Province e della città metropolitana di Venezia perché presentino le domande e relativi progetti entro il 26 novembre – dichiara l’assessore Donazzan – È una corsa contro il tempo quella che chiediamo agli uffici tecnici degli enti locali, perché la Regione deve inoltrare al Miur entro il 10 dicembre la graduatoria delle richieste, ad integrazione della lista già chiusa in precedenza. Ma se le disponibilità finanziarie annunciate dal Ministero saranno confermate, riusciremo a garantire ulteriori 150-200 interventi di messa a norma, mettendo così in sicurezza praticamente tutte le scuole del Veneto”.vIl fondo assegnerà contributi fino a 50 mila euro per ciascun intervento nelle scuole statali dei Comuni (scuole dell’infanzia e primo ciclo) e fino a 70 mila euro per ciascun intervento nelle scuole statali delle Province (scuole del secondo ciclo), che saranno erogati privilegiando gli edifici più datati e quelli con maggior popolazione scolastica.
“Il contributo straordinario di 9,8 milioni di euro al Veneto per l’adeguamento antincendi si aggiunge ai 120 milioni di fondi ministeriali, a valere sui finanziamenti Bei con oneri a carico dello Stato, stanziati nei giorni scorsi– conclude l’assessore – per la sicurezza e la riqualificazione degli edifici scolastici in Veneto di ogni ordine e grado, pubblici e privati. Il duplice intervento consentirà di far fronte a buona parte del fabbisogno di interventi censito dalla Regione nel piano triennale 2018-2020. Decisivi, a questo proposito, la tempestività nella programmazione e il lavoro progettuale svolto sinora da Comuni e Province, con la regìa della Regione”.