Schio: Venerdì 11 aprile un concerto di musica spazializzata
Una fitta e fluttuante “ragnatela” – pregna di linee sonore intrecciate – che catturerà l’orecchio per la “fisicità” di numerosi passaggi e collegamenti incrociati: “Dar Gasang bon dar Earde-Il Canto della Terra” in scena, venerdì 11 aprile ore 17.00 e 21.00, al Teatro Civico di Schio (VI). Un concerto di musica spazializzata a cura del maestro Giovanni Bonato che vedrà in scena l’Orchestra dell’Accademia Musicale di Schio, diretta da Filippo Maria Bressan, accanto a Coenobium Vocale, Ensemble LaRose, Laetetur Cor e Coralità Scledense. Accanto ai cori, diretti da Maria Dal Bianco, e agli orchestrali dell’Accademia si esibiranno solisti di fama internazionale: Julius Berger al violoncello, Hyun-Jung Berger al violoncello, Davide Zaltron alla viola e il soprano Eugenia Corrieri.
Il maggiore tratto comune di questi lavori è la “spazializzazione”, caratteristica che pone il compositore e l’ascoltatore in una antica (ricordiamo la Scuola veneziana del ‘500/’600 e la più recente Avanguardia Storica nel ‘900) ma sempre nuova e sorprendente dimensione. Il Teatro Civico, da questo punto di vista, si presenta come un luogo ideale. Strumenti e voci, adattandosi ai suoi spazi e alle sue geometrie, si disporranno in modo che i suoni e gli interventi vengano a costituire un avvolgente e coinvolgente ascolto.
La parte iniziale del concerto è riservata ad un trittico sinfonico-corale che, per le forze in esso impiegate (solisti, cori, orchestra), potrebbe essere definito come una sorta di sinfonia/concerto. I tre brani che la formano sono un omaggio ad una cultura e ad una lingua (quelle cimbre) più che millenarie, che storicamente accomunano un po’ tutto l’Alto Vicentino. Si inizia con “In armakhot un vriise” (In povertà e gelo) – per viola solista, coro ed orchestra – , il cui testo è tratto dal canto di Natale “Darnach“. Esso parla della povertà e del freddo nella stalla di Betlemme, ma anche della povertà e delle immense sofferenze patite in passato da tante generazioni sull’Altipiano dei Sette Comuni. Molti sono i riferimenti alla storia e alla cultura di quella terra: il canto del cuculo (Kükle) e sonorità evocanti la Grande Guerra. Il secondo brano, “Dar Gaist ist heüte kemmet”(“Lo Spirito è oggiAggiungi un appuntamento per oggi venuto”), vincitore nel 2010 il Premio internazionale “Reina Sofia” in Spagna, è un quadro pieno di primavera in cui viene esaltato il miracolo della natura, rapportato al miracolo della discesa dello Spirito Santo che scende a rinnovare il mondo. Il terzo brano “Slegar” (“Asiaghesi”), è concentrato principalmente sul canto pasquale “Maria de bil tzarte”, (“Maria infinitamente dolce”). Mario Rigoni Stern nel suo libro “L’anno della Vittoria” lo ricorda come quel canto che fu intonato spontaneamente nella Pasqua 1919 dai pochi abitanti rimasti tra le macerie del centro di Asiago, sentito come segno di risurrezione e di speranza.
Anche “O lilium convallium” e “Non nobis, Domine” si ripresentano a Schio dopo alcuni anni dalla loro apparizione. Il primo dei due è stato eseguito da interpreti di prestigio (Coenobium Vocale, Vokalnja Akademja Ljubliana, Rutgers University Glee Club – New Jersey, USA, Estonian National Male Choir ) in contesti internazionali di grande rilievo in Europa, America ed Asia.
Accanto alle figure centrali e dialoganti dei due violoncelli, l’ensemble maschile si dipana su trame che alternano e combinano tra loro un testo dell’antica liturgia aquileiana (“O lilium convallium”, appunto) e uno tratto da quella greco-ortodossa (“Axiòn estìn”).
Giovanni Bonato nato a Schio, si è diplomato al Conservatorio “G. Verdi” di Milano sotto la guida di Giacomo Manzoni. E’ autore di numerosi brani di musica cameristica, corale e sinfonica con i quali si è distinto sia in campo nazionale sia in quello internazionale. Ha ricevuto diversi riconoscimenti in premi e concorsi internazionali di prestigio. Spesso figura quale membro di giuria in importanti premi internazionali, nonché invitato in prestigiosi festival. Ha iniziato la sua attività di docente di Armonia Contrappunto Fuga e Composizione nel 1987 al Conservatorio “J. Tomadini” di Udine; dal 1992 ricopre la stessa cattedra al Conservatorio “C. Pollini” di Padova.
Julius Berger nato nel 1954 ad Augsburg, ha studiato alla Musikhochschule di Monaco di Baviera con Walter Reichardt e Fritz Kiskalt, al Mozarteum di Salisburgo con Antonio Janigro ed alla “University of Cincinnati” con Zara Nelsova e in occasione di un corso di perfezionamento con Mstislav Rostropovic. A 28 anni prende la cattedra presso la Musikhochschule di Würzburg, con ciò diventando il più giovane professore di Germania. Dedica una parte importante della sua attività concertistica internazionale e discografica alla riscoperta delle opere complete di Luigi Boccherini e di Leonardo Leo, così come alla più antica musica scritta per il violoncello. Ma si distingue anche per il suo importante impegno per la musica contemporanea.
Hyun-Jung Berger nata a Seoul ha studiato con Hae-Guen Kang a Seoul e con Julius Berger e Thomas Demenga a Basilea. Ha frequentato i corsi di perfezionamento di Boris Pergamenschikov, Heinrich Schiff e Denes Zsigmondy. Ha insegnato dal 1991, prima come assistente del Prof. Julius Berger presso l’ Saarbrücken College of Music, poi a Mainz University. Numerosi premi nazionali e internazionali sottolineano rango di artista di eccezionale talento musicale. Si è eibita come solista con numerossisime orchestre internazionali. Insieme al marito Julius Berger, ha registrato diversi CD, in particolare di sonate Boccerini.
Davide Zaltron si è diplomato in violino con Sonig Tchakerian e in viola con Bruno Giuranna e Armando Burattin. Solista e camerista in 23 Paesi, prima viola con più di 50 orchestre, ha suonato musica da camera con Brunello, Canino, Clevenger, Dindo, Nordio, Patyra, Piovano, Polverelli, Rabaglia, Redaelli, Rogliano, D.Rossi, Trio Italiano, Vernikov. Nell’ambito dell’esecuzione filologica ha suonato come prima viola con i Barocchisti di Lugano, l’Academia Montis Regalis, il Complesso Barocco, l’Orchestra Barocca di Bologna, l’Arte del’Arco. E’ docente ai Conservatori di Bari, Torino e ora Vicenza e uno degli insegnanti di viola più richiesti in Italia.
Eugenia Corrieri fin dall’inizio dei suoi studi musicali coltiva con passione il repertorio antico e barocco. Si diploma brillantemente in canto lirico nel 1998 presso il Conservatorio di Vicenza sotto la guida di Carmen Lavani frequentando, sia parallelamente che successivamente, stages con musicisti specialisti nel campo della musica antica. Svolge attività concertistica in Italia ed all’estero come solista ed in gruppi vocali e vocali-strumentali spaziando dal repertorio medioevale al rinascimentale ed al barocco. Ha effettuato registrazioni per la Boston University e per case discografiche specializzate nel repertorio antico.
Coenobium Vocale è un gruppo vocale maschile impegnato in attività concertistica e di ricerca nell’ambito della letteratura musicale antica e contemporanea. Si è affermato in numerosi concorsi nazionali e internazionali. Collabora con enti e associazioni culturali quali l’Accademia Olimpica di Vicenza, la Fondazione Levi di Venezia, l’Università di Padova, l’Associazione Amici della Musica di Vicenza, la Società del Quartetto. E’ diretto dal maestro Maria Dal Bianco.
Ensemble LaRose di Piovene (VI), si é costituito nel settembre 2004 e si compone di una ventina di voci femminili. Il coro si é esibito all’interno delle manifestazioni “Oratori d’autunno”, Festival Concertistico Internazionale 2006 per Asolo Musica e al 39° Ciclo Concerti del Centro Organistico Padovano oltre ad aver partecipato a vari appuntamenti corali e vincitore di premi di prestigio in diversi concorsi nazionali. Dalla sua fondazione é diretto da Jose Borgo.
Laetetur cor di Schio gruppo vocale di formazione femminile, nasce alla fine dell’anno giubilare 2000 con l’intento di valorizzare e diffondere il Canto gregoriano e la polifonia sacra dalle origini fino ai giorni nostri. Lo scorso anno il Gruppo ha iniziato lo studio dei Codici Miniati della quattrocentesca chiesa di S. Francesco in Schio. Particolarmente sensibile ad ogni aspetto artistico-culturale, il “Laetetur cor” cerca di inserire il Canto Gregoriano e polifonico in cornici ricche di fascino e di storia. Il coro è diretto fin dalla sua fondazione dal maestro Ermanno Cocco.
Coralità scledense è nata nel 2007 ed i suoi Soci Fondatori sono stati gli 8 Cori al tempo iscritti all’Albo delle Associazioni del Comune di Schio e la Consulta di Vicenza di ASAC. Ogni coro ha mantenuto e potenziato la propria autonomia ed identità, ma, nel contempo, ha veramente saputo “cantare in coro” con gli altri, dando vita all’appuntamento annuale del Concerto “di canto in…canto”. Ha annualmente realizzato il proprio Cartellone di musica corale in Città: “Voci nelle Chiese e dintorni”. Con le scuole della Città, ha offerto e realizzato il Progetto “Un Coro in ogni Scuola”. La Direzione Artistica è sempre stata curata dal Maestro Giovanni Bonato.
Orchestra Accademia Musicale di Schio nasce nel 2008 e da quell’anno ha una sua regolare stagione concertistica. Tra le importanti collaborazioni con solisti e direttori si ricordano quelle con: Carlo Boccadoro, Filippo Maria Bressan, Giovanni Sollima, Markus Stockhausen, Jiulius Berger, Pietro De Maria, Carlos Spierer. Particolarmente stretto è il sodalizio con il violinista Domenico Nordio, con il quale l’Orchestra ha esplorato parte del repertorio romantico, esibendosi in vari festival italiani e rassegne.
Filippo Maria Bressan “uno dei più innovativi e interessanti direttori della nuova scuola italiana” è uno dei pochi direttori italiani ad essere invitato regolarmente a dirigere orchestre e compaginie di massimo prestigio, quali l’Orchestra e il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra e il Coro del Teatro La Fenice di Venezia, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI di Torino. Ha fondato Athestis Chorus&Orchestra con la quale è divenuto uno dei protagonisti della rivalutazione della musica barocca in Italia e del rinnovo del repertorio corale e sinfonico. Inoltre, dal 2000 al 2002 è stato il maestro del Coro dell’Accademia Nazionale di S.Cecilia a Roma – il più giovane direttore nei 500 anni e più di storia del coro.