VICENZA – Oltre 300 abeti dell’Altopiano nelle case dei vicentini
Solidarietà ed amore sono sinonimi nel Vicentino. L’iniziativa di Coldiretti Vicenza di sabato “Adotta un albero”, messa a punto a seguito della drammatica devastazione verificatasi tra l’Altopiano di Asiago ed Enego, infatti, ha registrato un successo fuori del comune.
“Abbiamo provato una forte emozione questa mattina – commentano il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola ed il direttore Roberto Palù – quando, a meno di due ore dall’apertura dei mercati: coperto di Vicenza e di Malo, gli abeti caduti a seguito delle violente raffiche di vento verificatesi ai primi di ottobre nelle nostre montagne vicentine, erano già stati tutti venduti. Oltre 300 piante che hanno conquistato cuore e generosità dei vicentini”.
Complice il prezzo, soli 15 euro, ma sicuramente ancor di più l’amore per la propria terra, gli abeti dell’Altopiano di Asiago, contestualmente proposti anche a Milano ed al Villaggio della solidarietà a Verona, sono stati piazzati in tempo record.
“Sinceramente non pensavamo ad una simile risposta – aggiungono Cerantola e Palù – tanto che mentre caricavamo i pini, dell’altezza di 120 cm ciascuno, pensavamo che sarebbe stato difficile proporli, anche perché molti erano stati danneggiati a seguito della caduta. Ma, evidentemente, i vicentini hanno compreso il messaggio che sta dietro all’albero, ed il valore della loro solidarietà”.
Non finirà qua. I mercati di Campagna Amica e Coldiretti Vicenza, infatti, hanno in serbo altre iniziative, ancor più fantasiose, ma soprattutto segnate dalla volontà di ripopolare di abeti i boschi delle montagne vicentine, che in alcuni territori in particolare, sono state letteralmente rase al suolo. I vicentini sono con Coldiretti e sposano la battaglia che l’Associazione vicentina ha intrapreso per restituire a chi lo vive ed al turismo un territorio straordinario. “Passando per i territori colpiti dalla calamità, tra Enego ed Asiago, viene un gran magone – concludono Cerantola e Palù – poiché abbiamo impressa nella mente l’immagine di un territorio splendido e curato, mentre gli occhi ci fanno vedere solo distruzione, ovunque li volgiamo. Ripristinare questo territorio costerà moltissimo, non solo economicamente, ma anche in termini di tempo. E speriamo, un giorno, di poter rivedere i paesaggi ai quali c’eravamo abituati e che attiravano ogni anno migliaia di turisti”. Sulla scia di questo messaggio, anche il prossimo weekend ai mercati di Campagna Amica sarà possibile esprimere la propria generosità e portare a casa un simbolo del territorio, che non sarà un albero di Natale, ma verrà presto svelato. Un progetto di solidarietà per il futuro.