30 studenti bulgari in città per studiare l’industria 4.0
Le tecnologie del sistema produttivo vicentino fanno scuola in Europa. E non è solo un modo di dire: è arrivato a Vicenza infatti un gruppo di 30 studenti provenienti dalla Bulgaria, nell’ambito di un progetto di mobilità internazionale coordinato da Fortes – Impresa Sociale, con il finanziamento dell’Unione Europea.
Più in dettaglio, i giovani visitatori frequentano il terzo e quarto anno dell’istituto tecnico ‘’M. V. Lomonosov” di Gorna Oryahovitsa, e in particolare l’indirizzo di Ingegneria Elettrica ed Energetica e quello di Informatica.
Obiettivo dell’iniziativa è far conoscere agli studenti di Ingegneria Elettrica ed Energetica le innovazioni nella produzione, trasmissione, distribuzione, fornitura e stoccaggio delle energie rinnovabili, mentre gli studenti del settore IT potranno acquisire conoscenze in aree non incluse nel loro percorso scolastico, tra cui crittografia, piattaforme client, stampanti 3D, servizi cloud e posizionamento dei siti web.
Accompagnati da tre loro docenti, gli studenti si fermeranno a Vicenza per 20 giorni, durante i quali effettueranno un ricco programma di visite aziendali e approfondimenti, sempre organizzati da Fortes, anche con attività differenziate su misura per i loro diversi indirizzi di studio. Tra le realtà vicentine coinvolte figurano realtà come SAF S.p.A. a Grancona e Sharebot a Montecchio Maggiore, ma anche l’impianto di VI.energia per la produzione di biomassa ad Asiago.
Non mancheranno inoltre visite nelle scuole nel territorio, presso l’ITIS Rossi a Vicenza, l’ITS Academy Meccatronico Veneto, l’ITIS Enrico Fermi a Bassano del Grappa e l’IIS Ceccato a Montecchio Maggiore: in queste occasioni, oltre alla presentazione degli istituti, sono previste delle attività di gruppo insieme agli studenti vicentini.
I momenti formativi saranno inoltre intervallati da visite culturali ad alcuni dei principali monumenti di Vicenza e degustazioni di prodotti tipici del territorio (anche con una visita al Caseificio Pennar ad Asiago). Ulteriori visite sono state inoltre organizzate nel territorio padovano.