Sessant’anni con Fidas Vicenza: due giorni di festa per donatori e vicentini
“Sei decenni sono passati, oltre mezzo secolo di storia della nostra Associazione di donatori di sangue. Centinaia di migliaia di donatori hanno fatto grande Fidas Vicenza, con entusiasmo e partecipazione, hanno teso il loro braccio per il prossimo, in un gesto anonimo, gratuito e generoso”. Con queste parole il presidente provinciale di Fidas Vicenza, Mariano Morbin, annuncia ufficialmente l’avvio delle celebrazioni per il 60° di fondazione dell’Associazione, presentate nei giorni scorsi nell’incantevole scenario della sala degli stucchi di Palazzo Trissino, alla presenza del sindaco di Vicenza e presidente della Provincia, Francesco Rucco.
È stato un mecenate, il conte Tommaso di Valmarana assieme ad altri, a spingere affinché il 20 maggio 1959 l’Associazione donatori di sangue di Vicenza (allora Adosav), nascesse. “Dobbiamo molto a quest’uomo ed a quelli che lo hanno aiutato – aggiunge Morbin – che incarna i valori della nostra Associazione. La Fidas di oggi, infatti, è un’organizzazione trasparente, che attraverso la promozione del dono incentiva le donazioni di sangue, in particolare puntando sui giovani ed i giovanissimi, anche attraverso un importante lavoro con le altre Associazioni del dono ed il mondo dell’Istruzione”.
Forte dei suoi oltre 22mila donatori e delle quasi 31mila donazioni messe a segno, Fidas Vicenza mantiene il primato di prima federata veneta e terza italiana. Numeri importanti, dietro ai quali c’è un costante lavoro di confronto e di squadra.
“Il lavoro in team è ciò in cui crediamo di più – sottolinea Morbin – oltre che, evidentemente, nella generosità dei nostri donatori. Persone che compiono ogni giorno un importante gesto di altruismo. Tendere il braccio per la donazione, infatti, non è sempre facile, né semplice, ma è un atto che procura un’importante gratificazione, perché si aiuta il prossimo proprio nel momento del maggior bisogno”.
Fidas Vicenza, con una rete di volontari forte, opera nel territorio berico in costante rapporto con il mondo della formazione, con le istituzioni, con le altre Associazioni del dono e, naturalmente, con le istituzioni sanitarie a tutti i livelli.
“Il dialogo è un altro dei nostri punti di forza. Devo ringraziare chi mi ha preceduto – chiosa Morbin – e mi ha fatto comprendere quanto sia importante confrontarsi con le diverse realtà in campo, soprattutto con chi la pensa diversamente ed ha il coraggio di manifestare il proprio diverso punto di vista in un’ottica di crescita associativa e personale. Proprio questo atteggiamento ci ha permesso di crescere ed ha consentito al nostro lavoro di andare avanti trasmettendo ogni giorno al gruppo dirigente motivazioni nuove e forti”.
A sessant’anni di distanza, Fidas Vicenza vuol celebrare la propria mission e ribadire con i donatori di sangue l’impegno di solidarietà che l’Associazione ogni giorno esprime. Così sabato 18 e domenica 19 maggio avrà luogo una grande festa per tutta la città, per i donatori di sangue, ma soprattutto per quanti il sangue l’hanno ricevuto ed hanno così continuato a vivere.
La due giorni prenderà il via sabato 18 maggio al Centro congressi di Confartigianato Vicenza (via Enrico Fermi n. 201), con la tavola rotonda “Donazione e donatori: ieri, oggi e domani”, con relatori Aldo Ozino Caligaris (presidente nazionale Fidas), Alberta Alghisi (dirigente del Dipartimento di Medicina trasfusionale di Vicenza) e Maria Rita Tamburrini (dirigente del Ministero della Salute), coordinati dalla giornalista Elisa Santucci.
Dalle 20.45 donatori e vicentini si trasferiranno al Teatro comunale di Vicenza per la serata “La musica del dono”, un vero e proprio omaggio ai donatori, con due artisti d’eccezione: Moses, che presenta “La rivoluzione dell’armonica” ed Elena Tavella con “Women”, omaggio alle grandi voci femminili.
Domenica 19 maggio rullano i tamburi per il momento più atteso delle celebrazioni del 60°: la sfilata del donatore. Alle 8.30 è previsto il ritrovo in Viale Dalmazia (Campo Marzio). Alle 9 il corteo dei donatori di sangue partirà da Viale Roma alla volta di Piazza dei Signori, dove, alle 9.45, si terrà il momento ufficiale con il saluto delle autorità ed alle 10.30, in cattedrale, la santa messa celebrata dal vescovo di Vicenza, mons. Beniaminio Pizziol.
“Per questi due giorni lavoriamo da oltre un anno – conclude Morbin – e la macchina organizzativa è stata rigorosa ed attenta in un’organizzazione non semplice per un’associazione. Siamo orgogliosi, però, di essere arrivati al momento clou. Credo sia doveroso da parte nostra ringraziare tutti i donatori e la città e Provincia perché i donatori sono persone comuni, che incrociamo per strada ogni giorno, senza riconoscerli. L’altruismo ed il dono sono proprio questo: dare senza farsi riconoscere, senza volere nulla in cambio. Grazie di cuore a tutti i donatori ed ai vicentini che vorranno festeggiare con noi”.