Il critico Bernardini a Monteviale
Si svolgerà domani giovedì 23 maggio, alle ore 20.30 nella Sala Conferenze del Centro Culturale di Monteviale in Piazza Libertà 20, l’incontro con ALDO BERNARDINI, critico e storico del cinema, introdotto dal professore dell’Università di Padova Denis Lotti.
La serata è promossa dall’Amministrazione comunale in collaborazione con la Cooperativa sociale Con Te che gestisce la Biblioteca, e rientra tra le iniziative dedicate alla promozione del libro e della lettura de Il maggio dei libri, che ad inizio mese ha visto prendere avvio il Laboratorio di lettura ad alta voce ai bambini curato da Martina Pittarello.
Con l’aiuto del professor Denis Lotti, che insegna Studi sull’attore nel cinema presso l’Università degli Studi di Padova e si occupa di storia del cinema italiano (in particolare ha pubblicato saggi dedicati all’epoca del muto, al cinema di propaganda della Grande guerra e del fascismo, al divismo cinematografico e alla misconosciuta produzione cinematografica della Repubblica Sociale Italiana) si vogliono ripercorre la vita, le ricerche e le numerose pubblicazioni di Aldo Bernardini, segnate dalla passione per il cinematografico, quella che lo stesso Bernardini chiama il virus del cinema, e che dopo la laurea in Giurisprudenza l’ha infettato portandolo a percorrere altre strade, prima come critico e poi come storico del cinema.
La produzione saggistica di Aldo Bernardini è davvero imponente, articolata e meticolosa, tanto da renderlo tra i più importanti studiosi delle prime fasi pionieristiche della settimana arte e del cinema muto italiano.
A circa vent’anni, dopo la laurea in Giurisprudenza, ALDO BERNARDINI
inizia a lavorare come critico cinematografico (per il quale ha ricevuto il “Premio Flaiano” nel 1983). A lui si devono, tra gli altri, i profili monografici di Michelangelo Antonioni (1967), Ugo Tognazzi (1978) e Nino Manfredi (1979), gli ultimi due aggiornati negli anni ottanta e novanta. Negli anni settanta inizia il suo lavoro di ricerca d’archivio che culminerà con uno studio complesso e fondamentale dedicato alla storia del cinema muto italiano (tre volumi) che copre un lungo periodo di tempo, dagli albori al 1914 (Laterza, 1980-82).
Insieme a Vittorio Martinelli, dà alle stampe un’opera in 21 volumi dedicata alla filmografia del cinema muto italiano (Nuova Eri-CSC, 1991-1996), contemporaneamente ha impostato e diretto dal 1987 al 2003 per l’Anica l'”Archivio del cinema italiano” (edito in 5 volumi, Anica, 1991-1995), dando vita anche a un archivio informatico, che raccoglie le informazioni sulle produzioni cinematografiche italiane dalle origini ai giorni nostri. Il progetto non fu completato per mancanza di fondi, una versione parziale della banca dati è disponibile on-line (Anica).
Fu presidente dell’Associazione italiana per le ricerche di storia del cinema di cui è socio; nonché fondatore, direttore e collaboratore della rivista edita dall’associazione Immagine. Note di Storia del Cinema. Ha vinto il prestigioso premio Jean Mitry (1992) per la storia del cinema assegnato da Le Giornate del Cinema Muto e dalla Cineteca del Friuli. È membro dell’Accademia Olimpica.
Pubblicazioni
Tra le sue ultime pubblicazioni sono da segnalare i tre volumi editi dalla Cineteca del Friuli dedicati alla fase aurorale delle produzioni di film “dal vero” (antenati dei documentari, 1895-1914) italiani e stranieri in Italia (1895-1907), nonché un preciso e documentato studio sugli ambulanti del cinematografo e il nuovo volume dedicato alle case di produzione italiane del muto (Le imprese di produzione del cinema muto italiano, Persiani Editore), sorta di atlante della produzione italiana del primo cinema.
Ricca è la sua attività saggistica pubblicata in volumi e riviste di settore (Bianco e Nero, Les Cahiers de la Cinématèque, Rivista del Cinematografo, Segnocinema, Immagine. Note di Storia del Cinema).