INCENDIO DI BRENDOLA – IL SINDACATO DEI POMPIERI: “MERITO DEGLI UOMINI, NONOSTANTE I MEZZI LIMITATI”
Con un comunicato stampa intitolato “LE VERITA’ SCOMODE” il Coordinamento USB VVF Veneto, organizzazione Sindacale, replica alle dichiarazioni del direttore interregionale Loris Munato, apparse sul Mattino di Padova (vedi articolo allegato in foto in fondo)
“In merito alla dichiarazione alla stampa del Direttore Interregionale del Veneto e T.A.A. -scrivono- vorremmo chiarire alcuni aspetti. Innanzitutto se si parla di responsabilità del soccorso, il direttore dovrebbe saper bene che è in capo al Comandante Provinciale, che è l’unico responsabile civile e penale del soccorso. Ogni tipo di intervento e gestione del soccorso, che è su base provinciale, la direzione regionale è solo l’ufficiale pagatore e nella direzione dei soccorsi, in prima linea, ci sono solo i comandanti provinciali. A prescindere da questa premessa, perché il Sindacato non dovrebbe occuparsi di tali questioni? Forse perché il direttore ha responsabilità legale, ma cosa c’entra? Il Sindacato ha pieno titolo di denunciare la qualità del servizio offerto al cittadino, di cui si fa promotore e soggetto interessato. Altresì deve sollevare le questioni di sicurezza, il rispetto del contratto nazionale di lavoro ecc.
Nel merito dell’intervento di Brendola, non si può affermare che è stato svolto da “manuale”, ma, grazie allo spirito di abnegazione dei vigili del fuoco si è riusciti a domare l’incendio con mezzi e attrezzature arrivati da alti comandi. “Il manuale” prevede l’invio immediato di mezzi e attrezzature di supporto indispensabili ma non c’era il personale e quindi si è provveduto a chiederlo ad altri comandi. Il Direttore dovrebbe informarsi se la centrale di Vicenza ha una seconda autobotte, ad esempio, oppure verificare quanto tempo sono state “scoperte” vaste zone di territorio della regione, se sono stati garantiti i cambi al personale. Il sindacato ha il compito di denunciare questo e fare in modo che tutto vada per bene, ma probabilmente si tende sempre più ad insabbiare per motivi di carriera piuttosto che reclamare, come facciamo noi, un potenziamento del dispositivo di soccorso. D’altronde chi glielo fa fare visto il lauto stipendio e la posizione di dirigente generale, in vetrina negli eventi e che ignora la situazione del soccorso ? L’ affermazione del direttore alla stampa è presuntuosa e denota arroganza oltre ad essere palesemente fuori strada perché si deve concorrere verso un miglioramento del servizio di soccorso di cui, i sindacati, sono indubbiamente attori importanti”.