PASSAGGIO A NORD – A bordo della storia con il Palio delle Zattere di Valstagna
di Anna Roscini
Nel 1733, su 2000 abitanti censiti, poteva contare 750 “boschieri” e 150 zattieri; nel 2005 è stata proclamata Paese delle Zattere dall’Associazione Internazionale degli Zattieri. Valstagna non è, però, solo una questione di numeri. Questo piccolo paese, incastonato tra l’Altopiano di Asiago e il Massiccio del Grappa, da trentatré anni dà vita ad una manifestazione senza uguali: Il Palio delle Zattere. L’evento, organizzato dalla Pro Loco di Valstagna con il patrocinio del Comune Valbrenta e riconosciuto dalla Regione del Veneto come rievocazione storica, segue proprio le antiche rotte degli zattieri che trasportavano legname e merci. «Dal Duecento fino al Settecento l’attività principale nel Canale di Brenta è il trasporto e il commercio del legname sia in libera fluitazione che legato in zattere – racconta Giacomo Lazzarotto, membro del comitato organizzatore -. Il centro della Vallata fungeva da stazione principale per il deposito e il commercio del legname che confluiva dall’Altopiano, attraverso la Cala del Sasso, dal Primiero e dal Feltrino. Da Valstagna, i tronchi venivano trasportati verso i mercati delle principali città di pianura venete, che abbisognavano di enormi quantità di legname per uso domestico, ma non solo. I famosi faggi di Valstagna hanno rifornito per secoli di remi l’Arsenale di Venezia».
Il Palio delle Zattere, che
quest’anno si terrà domenica 21 luglio, vuole anche ricordare due episodi che
hanno segnato profondamente la storia di Valstagna: il Brentanon del 1851 e
l’alluvione del 1966. «Dopo la distruzione, si è rafforzato il senso di
comunità tra gli abitanti – continua Giacomo Lazzarotto -. Lo spirito e la
forza che hanno avuto i nostri nonni nel ricostruire il paese, ritorna oggi a
vivere con il Palio. È vero che i tifosi e gli zattieri lottano per la propria
contrada, ma è per l’amore di una comunità più ampia, quella di Valstagna.
Questa manifestazione è fondamentale per continuare a tramandare ai più giovani
la storia e le tradizioni del nostro paese. È importante ricordare che lo
zattiere costitutiva il duro mestiere di gran parte della popolazione di
Valstagna. Al tempo, le zattere erano formate da 15-18 tronchi legati tra di
loro. Ogni zattera veniva legata alle altre fino a formare dei treni che
andavano dai tre ai sei elementi, per una lunghezza complessiva di circa 30
metri. I viaggi erano diversi e potevano durare anche fino a uno o due giorni,
in base alla destinazione e alle mercanzie trasportate».
Il Palio delle Zattere
La manifestazione vede sfidarsi le nove contrade di
Valstagna: Oliero, Londa, Piazza San Marco, Torre, Mori, Fontoi, San Ghitan,
Sasso Stefani-Giara Modon e Costa-Collicello. A vincere, saranno gli zattieri
che, a bordo delle rudimentali imbarcazioni, percorreranno un tratto suggestivo
e panoramico del fiume Brenta nel minor tempo. I primi a raggiungere il
traguardo conquisteranno l’ambito drappo di velluto rosso recante lo stemma di
Valstagna, che sarà gelosamente custodito fino alla successiva edizione. Sia
l’ordine di partenza delle zattere, che il posizionamento delle bandiere in
acqua per la prova intermedia, saranno definiti in occasione dell’Anteprima del
Palio, con la sfida del tiro della slitta e il taglio del tronco.
Dalle 14:30 avrà luogo una grande
sfilata in costume che vedrà partecipare gli zattieri delle nove contrade
accompagnati dalle damigelle, il gonfalone di Valstagna, gli Sbandieratori di
Feltre, gli Zattieri del Brenta, i gruppi Emigranti di Valstagna e “Le arti per
Via”.
La partenza della gara, invece, è prevista alle
16:30 da San Gaetano con arrivo sotto il ponte di Rialto.