15 Luglio 2019 - 15.41

I tuffi migliori nel Lago di Santa Croce

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I controlli della balneabilità nei laghi del Veneto. Arpav garantisce la sicurezza della balneazione oltre che delle coste dell’Adriatico veneto, anche di alcuni tratti costieri lacustri della regione: 65 tratti sul lago di Garda, 4 sul lago di Santa Croce, 1 sul lago del Mis, 4 sul lago di Centro Cadore, 2 sul lago di Lago, 2 sul lago di Santa Maria.

Come prevede la normativa nel corso della stagione balneare, dal 15 maggio al 15 settembre, su ogni punto di controllo i tecnici ARPAV eseguono, con frequenza almeno mensile, una serie di indagini che comprendono ispezioni di natura visiva delle aree, impiego di strumentazione da campo per rilevazioni istantanee di parametri ambientali e prelievi di campioni d’acqua per le analisi di laboratorio relative alla caratterizzazione microbiologica.

Il lago di Santa Croce. I tratti idonei alla balneazione si trovano nelle località Piatte, Sarathei, Santa Croce (nella rete di balneazione dal 1999) e Baia delle Sirene (introdotto nel 2015). L’ultima classificazione effettuata, con i dati raccolti dal 2015 al 2018, attribuisce a tutti e quattro i tratti il valore di “Eccellente”.

I controlli del 2019, effettuati il 27 maggio e il 24 giugno, hanno dato esiti favorevoli.

I risultati delle analisi sono pubblicati in tempo reale nel sito ARPAV http://www.arpa.veneto.it/temi-ambientali/acqua/datiacqua/balneazione_rete.php e su www.portaleacque.salute.gov.it del Ministero della Salute. In entrambi i siti è possibile consultare anche una scheda dettagliata dell’area balneare con informazioni utili per il cittadino e per il turista, come la conformazione fisico-geografica e le coordinate dell’area, e altre caratteristiche del sito

Le altre indagini condotte da ARPAV sul lago di Santa Croce

Il monitoraggio per il controllo della qualità ambientale delle acque lacustri in Veneto interessa 12 laghi e invasi, nelle province di Belluno (Santa Croce, Mis, Corlo, Centro Cadore, Alleghe, Misurina, Santa Caterina), Treviso (Lago e Santa Maria), Verona (Garda e Frassino) e Vicenza (Fimon). La rete di monitoraggio comprende 13 stazioni di prelievo nel punto di massima profondità di ciascun lago come prevede la normativa.

Il lago di Santa Croce, alimentato principalmente dal torrente Tesa e dal canale Cellina, è il lago più esteso della provincia di Belluno e il secondo del Veneto. Ha una superficie di 7,8 km2 e una profondità massima di 44 m e fa parte dei corpi idrici lacustri monitorati da ARPAV I campioni sono effettuati in corrispondenza del punto di massima profondità, a diverse quote lungo la colonna d’acqua (a 50 centimetri dalla superficie, a metà colonna e a un metro dal fondo). 
Per le analisi chimiche, inoltre è eseguito un campione integrato all’interno della zona eufotica cioè quella in cui si ha un livello ottimale di luce solare in entrata, sufficiente a permettere la fotosintesi, per la determinazione della clorofilla e del fitoplancton. I campionamenti sono eseguiti sei volte nel corso dell’anno. Uno dei prelievi viene effettuato nel periodo di massimo rimescolamento e un’altro nel periodo di massima stratificazione delle acque.
La classificazione del lago per lo stato ecologico e lo stato chimico è “Buono”.
Per maggiori dettagli si rinvia alle pubblicazioni presenti su www.arpa.veneto.it

Il livello trofico. La procedura prevede l’assegnazione di un punteggio per i parametri fosforo totale, trasparenza e ossigeno ipolimnico secondo specifici criteri.

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