29 Luglio 2019 - 16.32

Zaia al San Bortolo: nuovo angiografo e laboratorio Terapie Cellulari Avanzate

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Insieme al Direttore Generale dell’ULSS 8 Berica, Giovanni Pavesi, il Governatore della Regione del Veneto ha inaugurato un nuovo angiografo in Cardiologia e presentato il laboratorio di Terapie Cellulari Avanzate sito in Contra’ San Francesco

Alta tecnologia, innovazione, futuro. Sono le tre parole che identificano al meglio il nuovo angiografo installato all’Ospedale San Bortolo e il laboratorio di Terapie Cellulari Avanzate attivato a Palazzo Giustiniani-Baggio, in Contra’ San Francesco, dall’Azienda ULSS 8 Berica.

Strumenti diversi, che trovano applicazione in ambiti distinti, ma uniti dallo stesso comune denominatore: offrire ai cittadini un servizio moderno e sartorializzato sulle reali esigenze della persona, per una sanità sempre più all’avanguardia.

Oggi questi strumenti sono stati inaugurati e presentati dal Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, in visita istituzionale al nosocomio vicentino affiancato dal Direttore Generale dell’ULSS 8 Berica, Giovanni Pavesi.

Il nuovo angiografo, disponibile nella sala di Emodinamica del reparto di Cardiologia diretto dal dottor Francesco Caprioglio, è una macchina di altissimo livello tecnico, installata in una sala riammodernata e resa idonea a ospitare interventi complessi sul sistema cardiovascolare, sia a livello coronarico che di emodinamica strutturale, come ad esempio l’impianto di valvole percutanee. Costo complessivo: 760 mila euro, di cui 610 mila di macchinario e 150 mila di allestimento.

Alcune caratteristiche fondamentali dello strumento sono: il rivoluzionario sistema di riduzione della dose di radiazione che consente agli operatori di lavorare con più serenità, sapendo che è clinicamente dimostrato, sulla base di 18 studi clinici con 3840 pazienti in tutto il mondo, che la dose di radiazione è significativamente più bassa. Non solo: con questa tecnologia consente di effettuare procedure più lunghe e complesse anche su pazienti ad alto rischio oppure su pazienti obesi in modo più sicuro; la possibilità di integrare due modalità di imaging live messe in correlazione tra loro e visualizzate su un unico display, integrando le informazioni delle due modalità e garantendo agli operatori una maggiore confidenza e precisione durante l’intervento. Le immagini angiografiche sono sincronizzate con le immagini provenienti dalla sonda transesofagea 3D live, e allineate in modo che la proiezione vista dall’angiografista sia correlata alla proiezione ecografica.

Il software permette anche di posizionare dei marker sull’immagine ecografica che vengono visualizzati automaticamente anche sull’immagine angiografica.

Uno strumento che supporterà l’operatività di un reparto che segna numeri importanti: solamente nel 2018 sono state realizzate 1240 coronarografie; 852 angioplastiche di 244 cosiddette “primarie”, cioè effettuate d’urgenza ad esempio su pazienti con un infarto in corso.

Sull’altro fronte, i progressi scientifici nel campo della biologia cellulare e molecolare hanno portato allo sviluppo di terapie medicinali avanzate quali la terapia genica, la terapia cellulare somatica e l’ingegneria tissutale. Questo settore emergente della biomedicina sta offrendo opportunità terapeutiche fino ad ora impensate. Ne è un esempio la recente immissione sul mercato dei primi prodotti di terapia cellulare a base di cellule CAR-T per la terapia di leucemie e linfomi. Questi farmaci, dei quali il materiale di partenza è di origine umana (cellule o tessuti di donatori sani o di pazienti) sono chiamati Prodotti Medicinali Terapia Cellulare Avanzata (ATMP) e devono essere prodotti in laboratori autorizzati dall’Agenzia Italiana del Farmaco chiamati “cell factory”.

Per Vicenza e il Veneto questa struttura rappresenta una grande opportunità in termini di centralità del servizio, visto che Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige non possiedono cell factory.

Il laboratorio di Terapie Cellulari Avanzate, guidato dal dottor Giuseppe Astori, è parte integrante del reparto di Ematologia dell’ULSS 8 Berica, diretto dal dottor Marco Ruggeri.

Nella cell factory la sterilità del prodotto viene assicurata dalla manipolazione in “asepsi” che viene garantita dalla separazione dei flussi di materiali e persone e dall’utilizzo di sofisticati impianti di trattamento aria.

La cell factory, costituita da 300 metri quadrati di laboratori, è così strutturata: al pianterreno è stato realizzato il locale criopreservazione cellulare in azoto liquido.

Al primo piano sono stati realizzati due laboratori per terapia cellulare, un laboratorio per terapia genica (uno fra i pochi in Italia), il laboratorio di preparazione materiali, il laboratorio di controllo qualità, il locale frigoriferi e i locali di servizio.

Al piano terzo hanno sede gli uffici e al pianterreno ha sede il laboratorio di ricerca traslazionale, fondamentale ai fini della messa a punto dei processi produttivi e delle metodiche analitiche.

L’investimento complessivo per la realizzazione del laboratorio di Terapie Cellulari Avanzate è stato di 2 milioni di euro.

Gli ATMP sono stati quasi sempre sviluppati in ambiti accademici o ospedalieri da parte di medici, biologi e ricercatori, fortemente coinvolti nella prospettiva di tradurre in clinica i risultati delle scienze sperimentali, ad esempio in immunologia, ematologia e oncologia.

In pratica, le cell factory seguono le stesse regole dell’Industria farmaceutica. Per questo la loro realizzazione e sostenibilità è complessa.

“La visita del Presidente Zaia all’Ospedale San Bortolo di Vicenza si è rivelata una ulteriore occasione per accendere i riflettori su quanto di buono esprime l’Azienda ULSS 8 Berica – ha commentato Giovanni Pavesi, Direttore Generale dell’Azienda sanitaria vicentina –: servizi a misura di persona, resi possibili ogni giorno grazie alla preparazione tecnica dei nostri professionisti. La nostra ambizione non è quella di competere ma di collaborare con le altre aziende sanitarie, con la chiara idea di essere nel gruppo di testa. Con un gioco di squadra virtuoso ed efficiente, assieme alla Regione del Veneto e al territorio, continueremo a migliorare e a investire nell’innovazione sanitaria: l’angiografo e la cell factory di Palazzo Giustiniani-Baggio presentati oggi sono due esempi lampanti di questa nostra propensione, per offrire al cittadino assistenza e cura all’avanguardia”, conclude Pavesi.

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