Scuola, gli auguri dell’assessore Donazzan: “No a droghe e bullismo”
Con una lettera aperta a tutte le classi del Veneto l’assessore regionale all’Istruzione e formazione Elena Donazzan rivolge il proprio augurio a studenti, docenti, dirigenti e operatori scolastici e genitori per l’inizio del nuovo anno scolastico. “Il nuovo anno – scrive l’assessore – sarà un periodo di stimolo e di crescita che dovrete affrontare con responsabilità e con senso civico nel rispetto delle regole, che sono frutto di principi e valori che tengono insieme una comunità in cammino. Lo comprenderete grazie all’aiuto dei vostri docenti, dei Presidi, del personale adulto che vive con voi una parte importante della propria e della vostra vita. Perché senza regole e senza il rispetto di queste regole nessun gioco sarebbe possibile, nessuna convivenza, nessun rispetto, nessun diritto senza il riconoscimento di un dovere”.
“Quest’anno – preannuncia Donazzan – daremo forti segnali, tutti insieme, territorio, Istituzioni, comunità educante, sul tema della lotta alla droga. Una piaga ahimè sempre più diffusa tra i giovanissimi, frutto di una sottovalutazione consapevole del danno personale e sociale che essa provoca. La droga è dolore, illegalità, devianza e soprattutto impedisce di avere dignità e di credere nelle proprie forze, per questo saremo al vostro fianco per sostenervi e darvi coraggio”.
“Continueremo poi nel controllo di ciò che di negativo si consuma nella rete, il cyberbullismo e la diffusione di immagini sensibili – prosegue – nel rispetto dell’altro da sé in una educazione ai sentimenti che deve poter prevenire il dilagante fenomeno della violenza. Infine affermerò con rinnovato impegno la necessità di pretendere il rispetto delle Istituzioni e della figura del docente.
“Sappiate, cari docenti, che la vicinanza della Regione del Veneto, e mia personale, è massima – conclude la responsabile delle politiche regionali per la scuola – Siamo consapevoli del vostro ruolo delicato e del gravoso compito di fare fronte al principio educativo e al rispetto della didattica. Alcuni, rari per nostra fortuna, episodi di violenza non troveranno nessuna tolleranza, ma un chiaro segno di condanna con conseguenze su coloro che li dovessero porre in essere. Le Istituzioni vanno rispettate e tutelate e i messaggi dovranno essere chiari da parte di tutti”.