71^ Mostra del Cinema di Venezia: divi, film e cinema di qualità
di Ilaria Rebecchi-
Da Al Pacino a Edward Norton fino al Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano: il cinema risplende ed è protagonista al Lido di Venezia per l’edizione 2014 del Festival del Cinema.
Una kermesse quest’anno con meno pellicole mainstream in favore di film più ispirati e apprezzati dalla critica, a dimostrazione della volontà da parte della direzione della Biennale di Venezia, di far tornare la nostra una Mostra d’Arte Cinematografica più che un contenitore senz’anima da dare in pasto ai media.
Grandi applausi per l’italiano Anime Nere di Francesco Munzi in corsa per il Leone d’Oro con un ritratto di famiglia della mafia calabrese tra traffici internazionali e faide eterne, mentre l’apertura esaltante dell’agrodolce “Birdman” del messicano Alejandro Inarritu si è focalizzata su un attore in discesa libera (Michael Keaton), immerso in un mondo fatiscente tra supereroi e star isteriche (con Emma Stone e Edward Norton), e il 39enne regista di origini iraniane Ramin Bahrani che ha proposto “99 Homes”, storia di un uomo disperato che cerca di tornare in possesso della sua casa dopo lo sfratto. Applausi anche per la nuova pellicola di David Gordon Green, “Manglehorn”, in cui Al Pacino è un fabbro alle prese con il suo grande amore.
Di spicco anche la strana storia d’attrazione e amore “The Humbling”, sempre con Al Pacino, e l’omaggio alle commedie di Lubitsch da parte di Peter Bogdanovich con “She’s Funny That Way” con uno strabiliante Owen Wilson, la crudeltà realistica di “Senza Nessuna Pietà” interpretato e prodotto da Pierfrancesco Favino nel racconto della vicenda di un manovale che si occupa di recupero crediti per conto dello zio, e l’atteso “La Vita Oscena” di Renato De Maria, che dopo “Paz” qui si ispira all’omonimo libro di Aldo Nove in un viaggio allucinato e drammatico di un giovane ragazzo alla ricerca di una soluzione introvabile al suo dramma personale.
E intanto scivola il weekend soleggiato del lido, tra red carpet, turbinio di giornalisti e pubblico, e un fiume di film protagonisti, tra letteratura, internazionalità, attualità e storie d’amore.
Basteranno a far re-innamorare gli italiani di questa magnifica arte?