20 Marzo 2020 - 16.06

Zaia: “Chiusi parchi e giardini. Passeggiate a non più di 200 metri da casa. Nei negozi uno per famiglia. Stop a e-bike e monopattini. Tutti i negozi chiusi la domenica”

20 MARZO

H 15 —–

Aree verdi chiuse
L’ordinanza prevede la chiusura di parchi, giardini pubblico o aperti al pubblico o analoghi luoghi che si prestino all’intrattenimento delle persone per attività motoria di qualsiasi tipo.

Spostamenti a piedi e in bicicletta solo se necessari
Gli spostamenti a piedi, in bicicletta anche a pedalata assistita o con altri mezzi di locomozione sono ammessi per comprovate esigenze di lavoro, motivi di salute, situazioni di necessità, oltreché per gli accessi agli esercizi commerciali regolarmente aperti.

Attività motoria e uscita con animali solo sotto casa
In caso di spostamento per attività motoria e per l’uscita per le necessità fisiologiche dell’animale da compagnia, è obbligatorio restare nelle vicinanze di casa e comunque a distanza non superiore a 200 metri da casa, con obbligo di documentazione del luogo di residenza o dimora agli organi di controllo.

Negozi di alimentari chiusi di domenica
Sempre per contrastare l’assembramento delle persone a tutela della salute pubblica, l’apertura degli esercizi commerciali di qualsiasi dimensione per la vendita di generi alimentari è vietata la domenica, in aggiunta a tutte le altre restrizioni già in vigore per la vendita al dettaglio. Possono restare aperte di domenica solo farmacie, parafarmacie ed edicole.
L’ordinanza precisa anche che un solo componente per nucleo familiare può accedere ai negozi aperti al pubblico per approvvigionarsi del necessario.

Bar chiusi nelle stazioni di servizio
L’apertura degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande non è più consentita nelle aree di servizio e rifornimento carburante delle strade che attraversano i centri abitati. E’ sempre consentita nelle stazioni di servizio delle autostrade e delle strade extra urbane principali; è ammessa dalle 6 alle 18 per quelle che si trovano lungo le strade extra urbane secondarie.

«Non stiamo giocando a monopoli quando decidiamo di chiudere i negozi. – ha specificato Zaia – Quando arriveremo alla fine capiremo se ha avuto senso agire in questo modo. Mi spiace per i disagi che stiamo creando ai cittadini, ma anche loro devono sentirsi parte di questa battaglia. Dietro alle ordinanze che facciamo c’è un comitato scientifico, che valida propone e decide». La verità è che non ci sono dispositivi in giro per il mondo: «Non riusciamo a comprare mascherine. – ha ribadito il governatore – Mi ha chiamato un grosso industriale del Veneto, che non posso citare, che sta pensando di produrne anche lui». A chi chiede l’efficacia dei dispositivi di protezione realizzati da Grafica Veneta, Zaia risponde senza mezzi termini: «Quelle di Grafica Veneta sono mascherine che hanno un filtraggio garantito, e non sono un presidio sanitario. Tra niente e queste, meglio queste». Ad oggi sono 4031 le persone positive al coronavirus in Veneto, 12342 quelle in isolamento, 236 in terapia intensiva per un totale di 1.070 ricoveri.

H 13 —- IN AGGIORNAMENTO—– Conferenza stampa in corso, il governatore Zaia spiega le nuove norme restrittive: “Passeggiate a non più di 200 metri da casa”. Il patron di Mediolanum Ennio Doris dona 5 milioni di euro.


Coronavirus, Nuova ordinanza restrittiva: «Passeggiate a non più di 200 metri da casa» Cosa cambia in Veneto Il patron di Mediolanum dona 5 milioni di euro 

19 MARZO H 13

115 morti è un bollettino di guerra – ha detto Luca Zaia nella conferenza di oggi – spero si adottino misure più restrittive sulle passeggiate di comunità. State a casa l’alternativa è la terapia intensiva. Che il governo chiuda in negozi alla domenica che non e’ indispensabile. Non vogliamo limitare la libertà dei cittadini ma c’e’ un richiamo all’amministratore di fare scelte per la comunità oltre le scelte individuali.
“Non ho notizie migliori, il bollettino rispecchia i modelli matematici, le terapie intensive stanno per essere occupate in maniera importante e lo saranno sempre di più per questo statevene a casa e osservate gli indirizzi dati a tutela della salute”.
MASCHERINE “Franceschi di Grafica Veneta ne consegna 2 milioni, non escludiamo di comperarne ancora perché dispositivi di protezione individuale e stiamo cercando la certificazione per farle “chirurgiche” perché entrino in tutti gli ospedali.  Grazie a tutti i donatori, abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti le spese sono tante per la salute e la vita dei medici. Ai piccoli donatori, piccoli solo per entità della donazione perché sono grandi, rendiconteremo tutto. Abbiamo bisogno di postazioni intere di terapia intensiva e ci rivolgiamo ai grandi donatori, ognuna costa 66 mila euro, un donatore ne ha acquistate 20 è una famiglia che ha devoluto oltre 1 milioni di euro ma ce ne sono molti altri e vi daremo comunicazione a tempo debito. Vogliamo comperare postazioni di terapia intensiva”.
TAMPONI “C’è il kit istantaneo dicono i cittadini, ma non è cosi’ semplice come si pensa. Serve un operatore che sappia farlo, identificano il soggetto asintomatico positivo. Il kit e test rapido identifica il positivo che ha già sviluppato anticorpi. Molti asintomatici con il kit non si trovano, sarebbe troppo semplice. E’ la scoperta dell’acqua calda, il kit cinese cerca gli anticorpi ma solo in chi è sintomatico”.

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