1 Aprile 2020 - 15.56

VENETO – Avevate dimenticato le cimici? Pronta la lotta con vespa samurai

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“Finalmente il decreto autorizzativo è arrivato. Il Veneto sarà tra le prime regioni a sperimentare da subito l’impiego della vespa samurai come mezzo di contrasto biologico alla cimice asiatica. La ricerca di laboratorio, finanziata dalla Regione e in atto con l’Università di Padova, consente di essere ora in prima fila nell’avvalerci dell’autorizzazione all’inserimento in natura, tanto attesa da parte del ministero dell’Ambiente”.

L’assessore regionale all’agricoltura, Giuseppe Pan, sottolinea con soddisfazione il risultato conseguito, insieme ai colleghi delle altre Regioni, in materie di prevenzione, controllo e contrasto della cimice asiatica. Il vorace insetto, arrivato in Italia nel 2012, nel corso degli ultimi due anni ha pressochè dimezzato i raccolti ortofrutticoli nelle regioni del Nord Italia, causando perdite che i produttori veneti hanno quantificato nell’ordine di circa 160 milioni di euro, pari a quasi un quinto delle perdite contabilizzate dal Ministero dell’agricoltura a livello nazionale.

Con l’approvazione da parte della Conferenza Stato-Regione ora il decreto che autorizza le Regioni all’immissione nei campi della vespa samurai, antagonista naturale della cimice asiatica ‘marmorata’, ha il via libera. E così pure il decreto, a firma del ministro delle politiche Agricole Teresa Bellanova, che consente  l’avvio delle procedure di indennizzo dei danni agli agricoltori. Gli 80 milioni di euro stanziati con l’ultima finanziaria saranno interamente destinati agli indennizzi dei danni del 2019 fino all’80% delle perdite accertate sulla produzione lorda vendibile.

“Abbiamo sollecitato i due ministeri per oltre un anno, con un pressing intenso – commenta Pan – perché fosse varato un piano straordinario di ristoro ai produttori colpiti da questa calamità e per consentire l’utilizzo di tutti i mezzi possibili per contrastare la riproduzione di questo insetto alieno, dall’utilizzo delle reti di protezione, all’immissione di insetti antagonisti, fino alla possibilità di sperimentare nuovi prodotti chimici, che impieghino nuovi tipi di molecole. Ora le risposte sono finalmente arrivate e noi siamo pronti: la Regione Veneto ha decretato lo stato di calamità regionale, ha promosso e finanziato gli studi sperimentali propedeutici all’immissione di specie antagoniste, e ha già aperto il bando per censire e indennizzare i danni subiti dai frutticoltori nel 2019. Ricordo che il bando, pubblicato il 14 febbraio scorso, è stato da poco prorogato fino al 29 maggio, in considerazione della fase emergenziale che stiamo vivendo”.

“La Regione, che ha già stanziato 4,5 milioni di proprie risorse per finanziare indennizzi e iniziative di prevenzione dei danni – conclude Pan – ora darà immediato corso operativo ai due decreti. Fermo restando che le risorse stanziate a livello nazionale, e i nuovi aiuti europei in vigore del 1° gennaio potranno compensare solo in parte i danni causati dell’insetto alieno. La vera sfida sarà ora accelerare al massimo l’impegno dei nostri servizi fitosanitari e dei ricercatori dell’università patavina, per riuscire a proteggere il più possibile i prossimi raccolti di frutta e ortaggi nell’ormai imminente stagione estiva”.

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