Segreteria Lega, Mondardo: “Io tosiano? Non ci sono correnti, la Lega è una”
Domenica pomeriggio finisce il periodo di limbo della Lega Nord vicentina e dopo il periodo commissariamento arriva finalmente il nuovo segretario provinciale. Due in candidati in lizza, Maurizio Colman, ex sindaco di Piovene Rocchette e Antonio Mondardo, ex sindaco di Grancona ed ex assessore provinciale. Sono 738 gli aventi diritto al voto ed entro il pomeriggio dovrebbe uscire il vincitore del testa a testa.
I due sono in qualche modo stati associati a due ipotetiche correnti della Lega, Colman più vicino a Salvini e Mondardo più vicino a Tosi. Quadro che quest’ultimo respinge.
“Premetto -ci dice- che mi candido perché da molti anni sono all’interno del movimento e mi sento di dare la mia disponibilità ed il mio impegno. Ora sono libero da incarichi amministrativi e posso dedicarmi con tranquillità e rinnovato impegno per svolgere questo ruolo”
Gli chiediamo se è ‘tosiano’?
“Non esistono due correnti nella Lega. Chi è in Lega ha l’obbligo di riconoscere sia Salvini come leader attuale del movimento sia Tosi come leader organizzativo veneto, sia Zaia come Governatore in cui tutti ci riconosciamo. Chi non ne riconosce uno, non è nella Lega. Si può essere più attirati dalla personalità di uno o dell’altro…
Hanno due modi diversi di veicolare il messaggio della Lega.
Da un lato l’esuberanza da trascinatore di Salvini, dall’altro l’azione più pacata di Tosi… mi riconosco in entrambi. Con Tosi abbiamo cominciato da anni assieme, siamo coetanei, siamo nella Lega da tanto tempo. Conosco entrambi anche se ho un rapporto più personale con Tosi. Ma mi sentirei a disagio a scegliere e non ci sarà l’obbligo di scegliere perché la Lega è una sola”.
E cosa vuole la Lega a Vicenza?
“A Vicenza ha bisogno di trovare unità di intenti. Si deve riorganizzare il movimento che da tempo si è sfilacciato, serve una segreteria provinciale che funzioni, organizzata, collante fra militanti e cittadinanza, orientata a fare in modo che gli amministratori che ricoprono i vari incarichi facciano squadra e conducano un’azione strategica coordinata”.
Quali le priorità tematiche?
“Le priorità sono l’indipendenza e i referendum in abbinata alle elezioni regionali. L’argomento principe della campagna delle regionali non sarà sul come ha governato Zaia, ma sul Veneto che deve essere chiamato alla scelta dell’Indipendenza. Compito nostro sarà sensibilizzare i cittadini in merito…”
E il resto del Centro Destra? Siete sempre stati compagni… Che ne pensa di Forza Italia, NCD, Fratelli d’Italia? Con questi ultimi non sembra vi possa essere una direzione comune, lo dice il nome del partito…
“Non lo escluderei, per certi aspetti anche Fratelli d’Italia è vicina a noi, per altri meno. Partendo da due presupposti diversi (il nome stesso). Ma nella politica concreta, sui temi della sicurezza, dell’organizzazione dello Stato, del liberismo economico credo ci siano affinità anche con Fratelli d’Italia. L’ex PDL, invece deve capire come riorganizzarsi e pensare di avere un denominatore comune con noi. Su NCD non faccio commenti per il momento, perché non capisco cosa vogliono fare e dove vogliono andare”.
Dopo un ventennio fra Dal Lago e Schneck si chiude un’epoca in Provincia?
“C’è evoluzione di tempi, uomini e contesto storico. E’ un’evoluzione che per quanto ci riguarda dovrà essere in linea con i problemi che si dovranno affrontare”.
Sì ma sono nomi forti che pian piano passano il testimone…
“Mi auguro che questo avvenga perché bisogna essere lasciati liberi di pensare con la propria testa, nel rispetto di tutti. Non ci si può sentire eternamente presenti per una qualche ragione o per la sindrome da divinità, questo al di là dei nomi che lei ha citato, vale per tutti. Voler continuare oltre vanifica ciò che si è fatto in precedenza”