7 Aprile 2020 - 9.48

Una canzone tutta vicentina dedicata alla vita dei giovani in quarantena

“A casa” è una canzone nata su iniziativa del produttore Roberto Carraro e della giovane cantante vicentina Serena Puppo che ci raccontano: «Volevamo “restare a casa” ma non volevamo “restare a casa senza far niente”. Così abbiamo pensato di realizzare in breve tempo e a distanza, ognuno nella propria abitazione, una nuova canzone e di devolvere i proventi a favore del sistema sanitario e degli operatori che ogni giorno lavorano e si impegnano con dedizione a contrastare l’emergenza Covid-19».

“A casa” non è una canzone con intento pedagogico, ovvero di spiegare alle persone le regole da rispettare in questo tempo di pandemia. Non è nemmeno una canzone con l’intento di consolare o di sminuire il problema Coronavirus magari inserendo nel testo frasi scontate e retoriche.

«La canzone tratta di un tema molto sentito da tutti i ragazzi in questo tempo di limitazione degli spostamenti: il distacco forzato dagli amici più cari» ci racconta Serena «Noi giovani restiamo a casa perché siamo consapevoli che questo è il primo passo per arrestare il contagio del virus ed è anche un doveroso impegno sociale. Lo facciamo, anche se il distacco dai nostri amici e in particolare da fidanzato/a ci fa soffrire”.

«La canzone è nata in tre giorni» ci spiega il produttore «scambiandoci le idee online. Serena ha registrato la voce nella sua camera da letto e io ho prodotto la canzone nel mio salotto. Ci mancavano quindi le stanze insonorizzate e quasi tutte le attrezzature professionali ma sicuramente non c’è mancato l’entusiasmo di fare qualcosa che potesse essere utile per l’acquisto di attrezzature e dispositivi medici».

Entusiasmo condiviso poi da moltissimi altri giovani. Infatti Serena ha chiesto a followers e amici di inviare degli spezzoni di vita riguardanti le persone di cui sentivano di più la mancanza. Il videoclip ufficiale della canzone è stato poi creato unendo tutti questi spezzoni ricevuti. A questa iniziativa hanno risposto tantissimi giovani tra i quali alcuni influencer e artisti molto seguiti che in questo modo hanno dato prova della loro sensibilità e impegno sociale: Riccardo Aldighieri, Valentina Bivona, Susanna Bonetto, Martina Brondin, ChiamatemiKim, Sara Colliva, Marta Daddato, Samantha Frison, Gioele, Rebecca Gradoni, Grealisisters, Tobia Lanaro, Alessia Lanza, Elisa Lazzari (Nanaqualunque), Gaia Maniglio, Arianna Martini, Emily Pallini, Eleonora Testagrossa (Heeelly) e Jennifer Veratti.

«Molto spesso nel mondo social ci sono delle rivalità fra influencer» ci racconta Serena «si guarda quale contenuto viene postato, quanti like vengono dati, quanti followers si ottengono. Con questa iniziativa invece abbiamo dimostrato che nelle difficoltà e nei momenti di bisogno, quando si tratta di impegnarci per una causa valida, sappiamo unirci e creare qualcosa di bello e soprattutto di utile. Per questo voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno inviato il loro video: grazie di cuore!»

L’iniziativa ha ricevuto l’apprezzamento del Presidente del Consiglio Regionale del Veneto, Roberto Ciambetti che con una sua missiva ha voluto lodare e incoraggiare l’iniziativa benefica sottolineando che anche nei momenti di difficoltà «si canta, talvolta per esorcizzare la paura, ma ancor più perché si vuole guardare al domani, perché si vuole vivere». Ciambetti ha anche sottolineato che la musica ha una particolare forza «nel raccontare la nostra storia, la nostra vita e, contemporaneamente, guardare avanti perché la vita continua e alla fine la vita vince».

“A casa” è nata per raccogliere fondi ma alla fine racconta la nostra storia e i nostri giorni, guarda avanti con speranza e ci fa sentire tutti più uniti: #distantimauniti.

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