Vicenza e 5G, il Comune chiede parere all’Arpav
“Tranquillizzo i molti cittadini che ci stanno chiedendo lumi sulla posizione del Comune rispetto alla nuova tecnologia 5G. Prima di dare qualunque nuova autorizzazione vogliamo essere certi che non vi siano conseguenze di tipo sanitario. Per questo motivo abbiamo scritto ad Arpav per un parere sui possibili impatti sulla cittadinanza”.
Questo l’annuncio dell’assessore Marco Lunardi in relazione alla preoccupazione espressa da alcuni cittadini sull’eventuale introduzione della nuova tecnologia nelle stazioni radio base presenti nel territorio comunale.
Nel dettaglio, nella lettera inviata oggi all’Unità operativa fisica ambientale di Arpav il Comune chiede se vi siano differenze sostanziali, in termini radio-elettrici, tra la tecnologia 5G e le altre tecnologie già in essere (4G, 3G,…), se la tecnologia 5G comporti un rischio di esposizione maggiore e se richieda maggiore attenzione, tale da comportare diverse strategie per la minimizzazione del rischio.
Com’è noto, infatti, nel corso degli anni l’amministrazione comunale di Vicenza ha emanato provvedimenti volti alla pianificazione delle stazioni radio base con l’obiettivo di minimizzare l’esposizione ai campi elettromagnetici. Il cosiddetto Piano Antenne, in particolare, contempera l’esigenza di tutela della salute pubblica con quella di copertura del territorio espressa dai gestori dei servizi di telefonia mobile.
L’avvento della tecnologia 5G impone ora uno specifico approfondimento richiesto ad Arpav.