29 Aprile 2020 - 13.08

VENETO – Ecco come gli ospedali torneranno alla normalità: si inizia il 4 maggio

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Dopo aver fornito i dati odierni su ricoveri, decessi, dimessi, guariti e contagiati il governatore del Veneto Zaia.

Prima di cedere la parola all’assessore Lanzarin sulla riconversione degli ospedali per tornare alla normalità ha fatto alcune considerazioni su Dpcm e riaperture

“Ringrazio i sindaci e l’Anci Veneto -ha detto- per il documento di sostegno nell’approccio alla Fase 2 (della convivenza) che chiedono di avere come riferimento la Regione. Il lockdown non esiste più, non certo per i cittadini che vanno a passeggiare per i campi, ma perché le strade sono piene di veicoli in seguito alla decisione (ritengo giusta del Governo) di introdurre le aperture con codice Ateco. Ma non mi si venga a dire che se non c’è più il lockdown per colpa della Regione Veneto.

Stiamo lavorando per cercare di fissare in maniera plastica due dati: ricoverati e terapie intensive. C’è un numero oltre il quale non siamo liberi. Raggiunto un certo numero si torna a chiudere. Nessuno deve farsi l’idea che tutto sia finito. Si deve affrontare tutta l’apertura (non come adesso parrucchieri chiusi e sale slot aperte). Investiamo sulla messa in sicurezza dei cittadini (mascherina, distanziamento, igienizzazione) mettendo in sicurezza la propria e l’altrui salute.

Sia chiaro che non siamo convinti che il virus se ne sia andato. Il pericolo della reinfezione è reale e possibile, ma si affronta mettendo in sicurezza i cittadini. Sull’asporto dico che l’ordinanza viene rispettata in maniera giusta e in sicurezza, nessuno fa il furbetto. C’è perfino lo spritz da asporto…. solo i Veneti con la loro creatività, genetica, sapersi arrangiare potevano fare questo”. Infine sugli ospedali. “Non conoscerete più gli ospedali come prima. Gli ingressi saranno diminuiti e non si entrerà più da tutte le parti. Ci saranno controlli agli ingressi, con obiettivo di mettere in sicurezza i cittadini e soprattutto quello ricoverato. Ci sarà una fase prima dell’ingresso che prevede il test”.

L’assessore Manuela Lanzarin sugli OSPEDALI VENETI

Assessore alla Sanità Manuela Lanzarin – E’ stato approvato ieri in unità di crisi un documento con le linee di indirizzo per gli ospedali per tornare a una normalità il 4 maggio. Una nota del 13 marzo aveva sospeso le attività ospedaliere mantenendo le emergenze-urgenze e le prestazioni urgenti. Il 4 maggio riprendono le attività come periodo antecedente.

L’ospedale rimane da monitorare e gestire con massima attenzione perché come nelle case di riposo il virus entra con più facilità.

Cambia la filosofia degli accessi.

Le linee di indirizzi per tutti i settori degli ospedali.

ACCESSI – Si rivede evitando molti accessi. Sono presidiati da personale sanitario che deve valutare con gli accorgimenti previsti: febbre e dispositivi obligatori per chi entra.

Ci saranno mascherini per i visitatori che saranno consegnati agli ospedali dalla Protezione Civile.

Vengono rivisti gli spazi per evitare calca fuori dagli ambulatori. Visite solo su prenotazione e possibilità di venire con un solo accompagnatore, altrimenti da solo. Prenotazioni con attività di remoto per evitare aggregazioni di fronte ai CUP

RICOVERI – Chi arriva in Pronto Soccorso rimane il triage separato, si verifica se hanno sintomi. Se ce li hanno fanno un percorso a parte. Prima di qualsiasi ricovero, sia programmati che di emergenza, si predispone il tampone (circa 1600 al giorno). Mentre si aspetta l’esito non si va in reparto ma in uno spazio isolato per avere l’esito prima del ricovero.

INTERVENTI PROGRAMMATI – La persona viene chiamata un giorno prima per il tampone e poi l’intervento.

PROGRAMMAZIONE VISITE SPECIALISTICHE – Attività di riprogrammazione con i medici di medicina generale in corso. Si stanno riprendendo tutte le prenotazione per riprogrammarle. Incentiviamo il più possibile le visite a distanza (da remoto, videochiamata e videoconferenza) perché sta funzionando ed è apprezzata dove è possibile.

E’ prevista formazione continua del personale sanitario.

OSPEDALI COVID – Continueranno ad avere i propri reparti covid ma mano a mano torneranno alla normalità con piani specifici dei direttori, in relazione all’afflusso esistente.

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