Fase 2, tutti in montagna? No, il Cai invita alla prudenza
Il Cai Veneto frena sulla fase 2 e sulla voglia di montagna dei tanti escursionisti post-lockdown. Ecco il comunicato stampa a nome del Presidente Renato Frigo che invita al rispetto delle regole e alla prudenza.
“Dal 4 maggio 2020 è consentito ai cittadini di svolgere attività sportiva e motoria all’aperto anche lontano da casa, raggiungendo il luogo prescelto in auto o con mezzi pubblici, purché si resti all’interno dei confini regionali e rispettando le raccomandazioni prescritte. Via libera, dunque, alle escursioni in montagna.
Il CAI Veneto ricorda a tutti che il passaggio alla fase 2 non può essere inteso come la fine dell’epidemia e un ritorno alla normalità, per questo ci vuole ancora tempo, bisogna utilizzare prudenza e gradualità. Non gettiamo dalla finestra 50 giorni di sacrifici.
Pertanto per chi vuole ritornare a fare attività fisica in ambiente alpino è richiesto un approccio prudente, attento e rigoroso”.