Dall’artigianato artistico un accorato appello ai decisori politici
Il Tavolo Nazionale dell’Artigianato artistico, formato dai soggetti sostenitori della Carta Internazionale dell’Artigianato artistico, a cominciare da Confartigianato a cui si aggiunge il Centro Europeo per i Mestieri del Patrimonio Villa Fabris a Thiene, lancia un accorato appello ai decisori politici per il sostegno del settore.
“In un contesto complesso e preoccupante, causato dall’emergenza legata al Covid 19, le imprese dell’artigianato artistico e tradizionale si trovano in una situazione di estrema fragilità che mette a rischio, oltre che l’attività e i lavoratori, anche la sopravvivenza di un importante patrimonio culturale, di tradizioni e di tecniche tramandate da secoli, che hanno contribuito in larga parte alla definizione del Made in Italy e dell’immagine dell’Italia nel mondo – spiega Maria Teresa Maroso, presidente regionale del settore per Confartigianato, nonché presidente del comparto Ceramica e Vetro del vicentino – Certo, qualcuno ha risposto all’emergenza attivando canali di e-commerce, strada che non tutte le attività possono percorrere, ma la mancanza dell’afflusso di clienti e turisti si fa sentire”.
Per questo i
rappresentanti del Tavolo hanno voluto accendere i riflettori su questo settore
che richiede particolare attenzione. Un comparto che, alla fine del I trimestre
2019, contava in Italia 288.302 imprese con 801.001 addetti; rappresentando il
22,2% delle imprese artigiane ed il 28,2% degli addetti dell’artigianato
nazionale. Nel solo vicentino l’artigianato artistico conta 789 imprese e 3072 addetti.
“Il peso del settore è quindi significativo –
continua Maroso-, ma ancora più importanti sono le caratteristiche peculiari
che fanno dell’artigianato artistico un elemento basilare dell’economia e della
manifattura italiana; un fattore dell’identità, delle tradizioni e della
cultura dei luoghi; una componente fondamentale dell’offerta turistica;
un’industria creativa che molto può dare alle giovani generazioni in cerca di
una strada professionale e imprenditoriale”.
Per questi motivi il Tavolo Nazionale dell’Artigianato Artistico, nell’appello,
propone ai decisori politici una riflessione accurata e individua i temi e le
possibili linee di azioni che dovrebbero essere sviluppati di concerto tra
imprese e istituzioni (anche locali). Le proposte riguardano strategie e
opportunità di internazionalizzazione delle produzioni artistiche e
tradizionali italiane; il ruolo e le opportunità per il settore nel contesto
della green economy e dell’etica della produzione; le potenzialità
dell’artigianato artistico in rapporto al mondo della cultura, con particolare
riferimento all’offerta integrata dei musei e al mondo dell’istruzione e della
formazione; il naturale connubio del comparto con il turismo e il territorio da
ripensare e valorizzare nella costruzione di strategie di promozione e di
sviluppo del sistema turistico italiano.
“Vorremmo che le nostre riflessioni fossero da spunto per azioni di ampio
respiro e di lungo termine tali da riportare l’artigianato artistico al centro
della scena economica e culturale nazionale e non solo – conclude Maroso-.
Questo però non ci esime dal sollecitare i decisori politici dall’individuare
azioni a breve termine per dare risposte concrete alle aziende e ai laboratori che
vivono una fase di profonda difficoltà”.