Terme di Recoaro, Forcolin: “La Regione lavora per la riapertura”
La Regione del Veneto ha avviato nel 2019 un percorso di valorizzazione strategica del centro termale di Recoaro Terme, indicendo una gara per l’individuazione di operatori professionali qualificati che garantissero, in una prospettiva almeno ventennale, gli interventi necessari per assicurare l’attrattività del centro, in un contesto complessivo di difficoltà del settore.
Dopo aver individuato l’affidatario, purtroppo, è subentrata l’emergenza sanitaria legata al Coronavirus, che ha determinato un blocco generale di tutte le attività.
Grazie alle linee guida approvate dalla Regione del Veneto, dal 15 giugno anche le attività termali hanno potuto riaprire, seguendo tutta una serie di indicazioni specifiche per garantire la sicurezza dei clienti.
“Continua a rimanere tra le priorità della Regione del Veneto l’attività termale, in quanto determina effetti economici positivi in specifiche realtà territoriali, nonché permette la conservazione e la valorizzazione di complessi termo-minerali, come nel caso di Recoaro e dell’intera Valle dell’Agno – spiega Gianluca Forcolin, Assessore regionale al Demanio e al Patrimonio -. E’ noto, infatti, come il Veneto sia una delle Regioni leader del termalismo in Italia, con i suoi numerosi centri presenti nel bacino Euganeo, nel Veronese, nel Bellunese, nel litorale veneziano, oltre che a Recoaro Terme”.
“Abbiamo sicuramente affrontato delle difficoltà tecniche, ma ora daremo un
forte impulso alla procedura – aggiunge il Vicepresidente – definendo, una
volta appurati alcuni particolari operativi con l’aggiudicatario della gara, le
modalità di ripresa dell’attività termale, in attesa del rilascio
dell’autorizzazione da parte della Soprintendenza sulle opere edilizie
importanti di sistemazione e di
miglioramento della funzionalità del compendio, già oggetto di definizione
nell’ambito del progetto a suo tempo avviato”.
“La Regione del Veneto sta facendo la sua parte – conclude l’Assessore Forcolin
-, con senso di responsabilità, sollecitudine e attenzione nei confronti del
sistema economico della vallata, la cui ripresa deve essere, per quanto
possibile, sostenuta e facilitata con il concorso di tutti, affinché il centro
possa riaprire al più presto generando effetti positivi per il
turismo e per l’economia dell’intero territorio recoarese”.