5×1000 2019: Città della Speranza vola a 1,9 milioni
Fondazione Città della Speranza Onlus continua a salire nelle preferenze dei contribuenti. I dati sul 5×1000 2019, appena resi noti dall’Agenzia delle Entrate, premiano il lavoro svolto. La realtà vicentina, con cuore pulsante a Padova e sguardo nazionale, ha totalizzato 1.938.231,86 euro (+11% rispetto al 2018 quando la raccolta era stata di 1.741.055,18 euro) e visto crescere il numero di firme, passate da 57.815 a 64.425. La donazione media è di 30,08 euro. Città della Speranza mantiene così salda la prima posizione nella categoria “volontariato” in Veneto, mentre a livello nazionale si attestaal 13esimo posto nella “distribuzione delle scelte e degli importi per Onlus ed enti del volontariato”.
“Siamo molti soddisfatti di questo trend che rispecchia la costante crescita della Fondazione che, attraverso l’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza, cerca di dare risposte a tutti i bambini in Italia che stanno lottando contro una grave malattia – afferma il presidente Stefano Galvanin –. La fiducia che i cittadini nutrono in noi è frutto della trasparenza che ci caratterizza da sempre e che ci consente di offrire un’assistenza di qualità ai pazienti e tecniche di laboratorio all’avanguardia per la diagnostica e la ricerca scientifica. Ricordiamo, infatti, che ogni 1.500 firme possiamo finanziare il lavoro di un ricercatore per un anno in un centro unico nel suo genere in Europa. Ad oggi sono circa 300 quelli presenti all’interno della Torre della Ricerca, ma molto possiamo fare ancora, per questo i risultati raggiunti non sono un traguardo ma un nuovo punto di partenza per arrivare ancora più in alto al fine di ‘svuotare i reparti’. In questo grande lavoro, un sentito ringraziamento va anche ai tanti volontari che operano nei vari territori per trasmettere questo messaggio”.
La “stagione della dichiarazione dei redditi 2020” non è ancora conclusa. Si può ancora scegliere di devolvere il 5×1000 a Fondazione Città della Speranza indicando il codice fiscale 92081880285 e apponendo la propria firma nella casella “Sostegno del volontariato”. È un gesto semplice che non costa nulla. Non si tratta, infatti, di una tassa aggiuntiva, ma di una quota dell’IRPEF a cui lo Stato rinuncia per favorire le attività delle organizzazioni no-profit.