21 Ottobre 2020 - 9.41

Prevenzione del gioco d’azzardo: a Bassano un convegno

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Il gioco d’azzardo ha avuto negli ultimi anni uno sviluppo enorme nel nostro Paese: si stima che i giocatori patologici o ad alto rischio di dipendenza siano oltre un milione. Di qui l’importanza di aumentare la consapevolezza e la capacità di azione nei confronti di questa problematica di grande rilievo sociale.

A partire da queste premesse, si svolgerà domani, mercoledì 21 ottobre, il primo modulo in remoto del convegno “Stare al Gioco: uno sguardo sul fenomeno dell’azzardo” rimandato nella sua impostazione assembleare nel secondo modulo alla primavera del prossimo anno, rivolto agli operatori sanitari e del sociale impegnati in questo ambito. L’evento, in programma in remoto, è organizzato dall’ULSS 7 Pedemontana in collaborazione con la cooperativa sociale Adelante, la Fondazione Banca Popolare di Marostica Volksbank e gli assessorati alle politiche giovanili dei Comuni del Distretto 1 e verrà coordinato dagli operatori della cooperativa sociale Adelante che, nell’ambito del progetto “Stare al gioco”, nato nel 2012 dalla collaborazione con il Ser.D. del Distretto 1, sono impegnati nell’accompagnamento di persone con problemi di gioco d’azzardo e dei loro familiari e in progetti di prevenzione e contrasto al gioco d’azzardo patologico nel territorio. L’incontro vedrà la partecipazione del dott. Mauro Croce, psicologo, psicoterapeuta e criminologo, socio fondatore di Alea, associazione per lo studio del gioco d’azzardo e dei comportamenti a rischio; il prof. Michele Marangi, media educator che progetta e conduce percorsi formativi sull’uso dei media in ambito pedagogico, sociale, sanitario e culturale; e la dott.ssa Claudia Luppi che svolge ricerca epidemiologica e da supporto tecnico-scientifico al Dipartimento Politiche Antidroga e a Osservatori Epidemiologici delle Dipendenze implementati a livello sia regionale sia locale.           

Per comprendere la gravità e la diffusione del fenomeno del gioco d’azzardo basti pensare che nel territorio dell’ULSS 7 Pedemontana ogni anno vengono giocati oltre 400 milioni di euro, il che significa oltre 1.000 euro per abitante, e questo senza conteggiare il gioco online, anche questo in forte ascesa. A livello regionale, invece, vengono giocati oltre 6 miliardi di euro l’anno (1.200 euro per abitante), addirittura più di 105 miliardi di euro in Italia (1.765 euro per abitante).

La questione dell’azzardo, però, non è solo economica: si tratta, infatti, di una problematica che può riguardare molti aspetti della vita delle persone che ne sono affette e dei loro familiari, coinvolgendo in special modo la sfera sociale, relazionale, lavorativa, economica e legale. Il comportamento d’azzardo viene definito patologico quando progressivamente si instaura nella persona la perdita del controllo nelle situazioni di gioco, subentrano la fissità del pensiero sul giocare e sul reperire il denaro per continuare a farlo. La persona, con il passare del tempo, è portata a scommettere quantità di denaro sempre più elevate per ottenere l’emozione desiderata. Controllare, ridurre o interrompere l’attività di gioco diventa per il giocatore sempre più complicato, soprattutto con l’instaurarsi nella sua mente della convinzione illusoria che continuare a farlo gli permetta di recuperare le perdite.

Il Dipartimento per le Dipendenze dell’Ulss 7 Pedemontana è da tempo attivamente impegnato su questo fronte, con un servizio di valutazione diagnostica e l’organizzazione di percorsi terapeutici gratuiti individuali, familiari e di gruppo.

In occasione del convegno sono state organizzate anche due iniziative di sensibilizzazione rivolte alla popolazione: la distribuzione di 10.000 tovagliette che saranno servite duranti i pasti nelle mense delle più importanti aziende del territorio e nei tre ospedali (Bassano, Santorso ed Asiago) e la consegna di 36.000 sacchetti del pane che saranno consegnati ai 23 assessori alle politiche giovanili dei comuni afferenti al distretto 1 che, in accordo con i panettieri del proprio comune, diffonderanno slogan positivi e attenti per una seria prevenzione al gioco d’azzardo patologico. In aggiunta, è previsto il lancio di 4 video di sensibilizzazione sul tema ideati e realizzati da un gruppo di ragazzi della scuola secondaria di secondo grado che saranno poi disponibili per la diffusione in diversi canali da parte degli assessori alle politiche giovanili dei comuni.

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