Come usare whatsapp con i clienti: un corso di Confindustria
Centro miliardi! È il numero di messaggi che vengono scambiati ogni giorno via Whatsapp, come ha avuto modo di annunciare Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook, società che nel 2014 ha comprato la nota app di messaggistica, in occasione della presentazione dei dati quadrimestrali del gruppo che presiede.
“WhatsApp, con 2 miliardi di utenti attivi è saldamente in testa alle classifiche di utilizzo e rappresenta un canale di comunicazione da prendere in considerazione anche per lo sviluppo del proprio business. Per capirne le potenzialità, basta domandarsi quante volte al giorno apriamo WhatsApp o quante volte ne vediamo le notifiche: per un’azienda è ormai inevitabile esserci per arrivare in modo immediato e diretto a clienti e collaboratori”, spiega Simone Bonini di Confindustria Vicenza, docente del corso “WhatsApp Business per PMI” che Vic Digital e Niuko – Innovation & Knowledge propongono venerdì 13 novembre, dalle 9.00 alle 13.00, ovviamente da remoto (iscrizione nella sezione eventi dei sito di Confindustria Vicenza, cliccando sulla data dell’evento).
“L’applicazione
di casa Facebook – spiega
Bonini – offre due soluzioni
pensate appositamente per le aziende. Oltre all’app
WhatsApp Messenger, destinata all’uso personale, esistono
infatti l’app WhatsApp
Business e la
soluzione WhatsApp
Business API. Mentre
quest’ultima è pensata per aziende medie e grandi, in particolare
per il customer care o per l’invio di notifiche, e prevede dei costi
di attivazione e di gestione, l’app WhatsaApp
Business è,
per ora, gratuita e destinata in prima battuta alle imprese
di dimensioni più contenute”.
A questa applicazione in particolare, le cui funzioni continuano a evolversi (recente l’annuncio sulla gestione dei pagamenti direttamente nell’app), sarà dedicato l’appuntamento di venerdì 13 novembre: “Ci sono molte accortezze da usare – conclude Bonini –, non solo per poter rendere efficace il messaggio commerciale; ma anche perché è indispensabile avere rispetto del tempo e della privacy del cliente, come prescrive la normativa GDPR e anche il semplice buon senso. Su WhatsApp, come su ogni social, non si può far quello che si vuole anche perché, se il sistema ravvisa delle violazioni, si viene esclusi dalla piattaforma e poi, ritornarci, non è scontato, tantomeno veloce”.