ISS chiede stretta per alcune regioni: Veneto zona arancione e Friuli Venezia Giulia zona rossa
Tre regioni sono state indicate come a rischio restrizioni dall’Istituto Superiore di Sanità. Si tratta di Veneto e Molisa (attualmente zona gialla che diventerebbero arancione) e Friuli Venezia Giulia (attualmente zona arancione che diventerebbe zona rossa) .
L’Iss, infatti, invita le autorità sanitarie a «valutare la possibile l’adozione di ulteriori misure di mitigazione» per le tre regioni. Secondo i dati contenuti nel monitoraggio, tutte e tre le regioni sono classificate con un rischio moderato ma con probabilità alta di progredire a rischio alto nel prossimo mese.
Il governatore Zaia…
“Per i numeri, per la sensazione e il clima di gestione che abbiamo, per noi non è cambiato nulla rispetto all’altro venerdì – spiega – . Dai calcoli nostri, il nostro Rt è sensibilmente calato”. Il sistema sanitario, giura, per ora non si è piegato di fronte alle ‘spallate’ dei nuovi ricoveri. “C’è una sostanziale tenuta sulle terapie intensive – aggiunge – se non qualche criticità nel Veronese. Il trend non è di forte crescita, ma di crescita leggera, con giorni come oggi negativi. Le criticità toccano soprattutto i ricoveri ordinari, non più le terapie intensive. Questo vale anche e soprattutto per la gestione degli 8.000 pazienti non Covid. Nelle intensive c’è un innalzamento dell’età media, e ci fa pensare che la durata sarà più importante, questo dato – conclude – non permette turnover più rapidi”. Quanto ai dati delle ultime ore, scende, come detto, la pressione sulle terapie intensive, con 10 ricoverati per Covid-19 in meno rispetto a ieri, che portano il totale a 286. I casi positivi dall’inizio della pandemia salgono a 116.156, 3.468 in più rispetto a ieri. In isolamento vi sono 38.655 contagiati. I ricoverati nei reparti non critici sono 2.294 (+52). Si segnalano infine 66 decessi nelle ultime 24 ore, che portano il totale a 3.123. Zaia offre un quadro confortante della collaborazione in atto con i medici di base. “Dei 3.007 medici di base in Veneto, 1.618 fanno i tamponi – elenca -.
Quindi non era un’eresia pensare che si potesse fare un percorso con loro”.