MONTECCHIO M. – Forte aumento dei decessi in città con la seconda ondata
Aumento di decessi fra gli over 81 durante la seconda ondata pandemica: +138%.
Sono i numeri dei decessi a Montecchio Maggiore a dipingere la drammaticità dei tempi che stiamo vivendo. L’Ufficio Anagrafe del Comune ha esaminato i dati dei montecchiani morti nel corso delle due ondate epidemiche di Covid-19 nel 2020, sottolineando un notevole incremento rispetto agli stessi periodi del 2019.
Nel periodo 1° marzo – 1° maggio, corrispondente alla prima ondata, è stato registrato un aumento del 21%: 33 decessi nel 2019, contro i 40 del 2020.
Ma è la seconda ondata a registrare dati molto preoccupanti. Nel periodo 1° settembre – 10 dicembre, infatti, nel 2019 i deceduti erano stati 48, mentre quest’anno sono stati 87, segnando un +81%. Se si prendono in considerazione solo i deceduti oltre gli 81 anni, ecco che l’incremento è stato del 138%, passando dai 13 decessi nel 2019 ai 31 nel 2020 (24 maschi e 7 femmine, con un +167% fra i maschi). La fascia tra i 71 e gli 80 anni ha visto invece un incremento del 20%.
“Non possiamo affermare che l’incremento dei decessi sia interamente attribuibile al Covid-19 – commenta il sindaco Gianfranco Trapula -, ma che il suo peso sia stato notevole, certamente sì. Il grande aumento della seconda ondata, infatti, è fortemente condizionato dai tanti anziani deceduti all’interno dell’Ipab La Pieve. I numeri confermano che è la fascia d’età più anziana quella ad essere stata maggiormente colpita e che la seconda ondata, purtroppo ancora in corso, è maggiormente letale nella nostra città rispetto alla prima. Se qualcuno avesse ancora dubbi sulla pericolosità di questo virus è bene che li metta definitivamente da parte. Dobbiamo tutti rispettare in modo ferreo le regole se vogliamo che il 2021 non sia nefasto tanto quanto il 2020. Raccomando quindi la massima attenzione nel seguire le regole basilari per evitare il contagio: mascherina indossata correttamente, disinfezione delle mani, evitare luoghi affollati, specialmente se all’interno, e mantenere le distanze interpersonali”.