Studenti per il rientro a scuola: ricevuti in Provincia
Si è tenuto un incontro tra gli studenti e la Provincia per il rientro a scuola. La comunicazione della Rete Studenti Medi di Vicenza.
“Gli studenti della Rete -scrivono in un comunicato- dopo mesi di mobilitazioni ed una lettera, sono stati finalmente convocati in Provincia per portare le istanze delle studentesse e degli studenti al Presidente e dalla Vicepresidentessa di Vicenza: un primo confronto fondamentale per pensare alla ripresa della didattica in presenza attraverso gli occhi e l’esperienza dei ragazzi.
”Abbiamo esposto i dubbi e le preoccupazioni sul rientro che negli ultimi mesi sono stati la quotidianità di migliaia di ragazze e ragazzi: trasporti, edilizia e sicurezza. Ci è stato illustrato il piano per tornare a scuola in presenza, focalizzandoci ed accertandoci che l’incremento dei mezzi e delle corse potesse soddisfare a pieno le necessità evidenziate negli scorsi mesi. – dichiara Pietro Fracca, coordinatore della Rete degli Studenti Medi di Vicenza- Un buon segnale quello di oggi, sembra che ci sia stata data finalmente un po’ di attenzione e che tutte le proteste, fisiche e virtuali, degli ultimi mesi non siano state vane! Sulla carta un piano per il rientro sembra esserci, adesso, oltre ai fatti, aspettiamo di vedere come si muoverà la Regione!”
I quattro rappresentanti della Rete si dicono soddisfatti dell’incontro ma determinati a non abbandonare i temi che in questi mesi sono stati centrali: diritto allo studio, trasporti ed edilizia, con una prospettiva a lungo termine.
”Trasporto pubblico ed edilizia scolastica devono continuare ad essere centrali anche, e soprattutto, a pandemia terminata- conclude Beatrice Sofia Urso, dell’esecutivo regionale della Rete- insisteremo con SVT per una significativa riduzione del costo degli abbonamenti su base ISEE e un incremento delle corse negli orari di punta. L’affollamento su bus, le classi pollaio e una didattica arretrata sono problemi che esistono da ben prima dell’emergenza sanitaria. Il confronto con la Provincia e con la Regione è fondamentale per dare voce alle studentesse e agli studenti che ora vivono nell’incertezza e nella precarietà. Torniamo a parlare di scuola, ma facciamolo insieme a chi la vive ogni giorno!”