Littizzetto: “A Murano cigni storti”. E a Venezia bruciano i suoi libri
Luciana Littizzetto fa arrabbiare il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro. Il caso nasce dalle affermazioni della comica domenica sera a ‘Che tempo che fa’ su Rai 3. Parlando dei ritardi delle case farmaceutiche sui vaccini Covid, Littizzetto ha ironicamente affermato: “Vi mancano le fiale? Ve le facciamo noi, siamo pieni di vetrerie. Burano, Murano e Torcello non aspettano altro. La molliamo un po’ di fare cigni e gatti storti, ci mettiamo a fare le fiale”.
Da qui, la replica risentita di Brugnaro: “Perché Rai Tre consente a Lucianina Littizzetto di screditare Venezia. A Murano non vengono fatti ‘cigni e gatti storti’, ma i maestri vetrai creano opere uniche al mondo -le parole del sindaco-. Il servizio pubblico dovrebbe evitare che la ‘satira’ offenda le tradizioni di una città che compie 1.600 anni”.
Ieri la protesta si è estate: Michele Boato, docente, scrittore e un tempo portavoce dei Verdi, ieri ha raccolto una decina di libri della comica, raccolti a Ri-libri, e li ha buttati nella campana della raccolta carta. “Così, invece di fare altri danni, contribuiranno a salvare gli alberi – commenta Boato – Abbiamo aspettato le pubbliche scuse di Luciana Littizzetto per la sua ennesima scivolata di pessimo gusto. Questa volta però non ha offeso pesantemente una persona, ma l’intera città di Venezia. A parte che a Burano e Torcello non ci sono vetrerie, la battuta è di pessimo gusto e non fa ridere e offende un’attività artigianale millenaria”.