L’attore vicentino Miguel Gobbo Diaz testimonial per ADMO Veneto
Continua il passaparola di valore per Admo Veneto.
Una catena di vita e di dono che sta riscuotendo successo…e testimonial.
Dopo l’ingresso nel registro dei donatori di midollo osseo due settimane fa dell’attore padovano Pierpaolo Spollon protagonista della serie tv “Doc- nelle tue mani” e “Che Dio Ci Aiuti” oggi a tipizzarsi, come si dice in gergo, è stato l’attore vicentino di origini dominicane Miguel Gobbo Diaz.
Miguel vive a Creazzo da quando aveva tre anni, oggi ne ha 31, età perfetta per diventare potenziale donatore di midollo osseo.
Il grande pubblico lo conosce come protagonista per la serie tv di Rai 1 “Nero a metà” presto lo vedremo in Zero su Netflix.
Mercoledì 17 febbraio l’attore vicentino si è recato presso il Dipartimento Trasfusionale della Provincia di Vicenza presso l’Ospedale di Vicenza diretto dal dottor Francesco Fiorin dove si è sottoposto ad un semplice esame del sangue per entrare nel registro provinciale dei donatori di midollo osseo di Vicenza.
“ Era da tempo che volevo fare questo gesto – ha commentato Miguel – Nel periodo natalizio Admo Vicenza mi ha contattato e chiesto di diventare testimonial e di tipizzarmi. Ho detto subito di sì e ci ho riflettuto, proprio perché questo gesto lo richiede. Dico proprio ai ragazzi come me: pensateci, informatevi e poi fatelo, è un gesto semplice, non costa veramente nulla ma conta tantissimo per chi sta aspettando un trapianto di midollo come ultima speranza di vita.
Spero con questo esempio di aiutare tanti giovani a vincere la diffidenza e la paura dell’ago che veramente si supera con un po’ di coraggio e altruismo. Abbiamo tanto bisogno soprattutto in questo momento particolare di esempi, di solidarietà e di vicinanza anche attraverso questi gesti. “
E di giovani volenterosi e generosi ne ha trovato proprio uno, anzi una, giovanissima, che si è tipizzata assieme a lui nel dipartimento trasfusionale di Vicenza.
E’ la neo diciottenne vicentina Lilia Meneghini, doppiamente felice nel trovarsi fianco a fianco con l’attore berico.
“Sono in quarta superiore del liceo musicale – racconta Lilia – suono il violino da anni ma sogno di recitare, tanto che sto facendo un corso di musical. In casa mia sono tutti donatori e così appena ho compiuto 18 anni ho deciso di entrare anche io nel registro. Non potevo nemmeno immaginare di trovare qui in ospedale Miguel..sono emozionata e mi sono fatta suggerire scuole di recitazione e studi da portare avanti per entrare nel mondo del teatro e della tv. Chissà che mi porti fortuna questo incontro inaspettato all’insegna del dono!”
A spiegare all’attore come funziona l’ingresso nel registro e l’eventuale donazione del midollo osseo in caso di compatibilità ( ad oggi in percentuale 1 a 100 mila) c’era il direttore della struttura Francesco Fiorin.
“Oggi è stata una mattinata particolare e felice per il Centro – spiega il direttore – perché per noi è importante avere testimonail d’eccezione come Miguel che possano stimolare altri giovani a fare altrettanto. Qui a Vicenza abbiamo numeri alti rispetto alle donazioni e ai potenziali donatori. Ma abbiamo numeri altrettanto alti di richieste, 1500 all’anno a livello nazionale , circa una quarantina solo qui in ospedale a Vicenza, in ematologia. Ecco perché chiamiamo all’appello i giovani dai 18 ai 35 anni, in buona salute e con peso superiore a 50 kg perché facciamo questo semplice gesto di vita”
Gli iscritti del registro provinciale di Admo Vicenza sono ad oggi quasi 30 mila, 1044 i potenziali donatori iscritti nel 2020 con una contrazione del 30% in meno rispetto agli anni precendenti, ovviamente causa pandemia. Una trentina le donazioni effettate nel 2020.
A rappresentare Admo Vicenza, parte della grande famiglia di Admo Veneto, c’era Anna Scortegagna volontaria dell’associazione che ha fatto gli onori di casa e ha regalato a Miguel felpa, maglietta, gadget e due pubblicazioni , tutto rigorosamente marchiato Admo.
“Oggi che non abbiamo strumenti come gli incontri in presenza nelle scuole o nelle piazze – spiega Anna – gesti come quelli di Miguel raddoppiano il loro valore e ci aiutano nel difficile compito della sensibilizzazione dei giovani. Il messaggio è semplice, pulito e immediato. Soprattutto se arriva da un giovane, sportivo, in luce grazie ai media che può essere un ottimo esempio per tanti coetanei che magari si informeranno online sulla donazione del midollo osseo o ci contatteranno. Noi ci siamo pronti a invitare alla donazione e a regalare vita”