VENETO – In arrivo stangata per la Sanità, servizi a rischio
“Dico no a un non accordo, perché il Veneto è contrario, che manderà a catafascio il sistema sanitario universalistico, come dettato dalla Costituzione. Sono deluso e preoccupato: si va verso il default sanitario delle Regioni già in difficoltà e verso un bivio odioso, tagli ai servizi o nuove tasse, per le altre. Per il Veneto la stangata è di circa 150 milioni, il che annulla l’incremento 2015 già concordato nel Patto Nazionale per la Salute”. Sono queste le dichiarazioni a caldo dell’Assessore alla Sanità della Regione Veneto Luca Coletto, che commenta gli sviluppi della legge di stabilità. “Le Regioni – aggiunge Coletto – dovranno tagliare un miliardo e mezzo di euro, e sono risparmi che applicando i costi standard non sarebbero così difficili da ottenere partendo da dove si spreca davvero. Non solo ma, contrariamente a quanto già stabilito con il Patto Nazionale per la Salute, i risparmi ottenuti non rimarranno più obbligatoriamente nel bilancio sanitario, impoverendo ulteriormente un portafoglio già ampiamente depredato”.
“Se non ci sarà qualche cambiamento dell’ultim’ora – aggiunge Coletto – siamo di fronte alla demolizione dell’articolo 32 della Costituzione che determina l’assistenza sanitaria universalistica, ad un colpo mortale all’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza, ad un attacco centralistico sempre più chiaro nei suoi contorni per spedire tutte le Regioni nell’inferno dei conti in rosso e metterle così nelle condizioni di essere commissariate, riportando di fatto a Roma tutta la gestione della sanità”.
“Si va velocemente e incoscientemente verso una prospettiva – conclude Coletto – nella quale per curarsi potrebbe essere indispensabile assicurarsi, e questo è contro la Costituzione, contro la gente”.