VICENZA – I tunisini violenti torneranno liberi?
Hanno rubato dei coltelli, aggredito dei poliziotti, circondato una donna per rapinarla. Restano in carcere, si sceglie la linea dura, ma… in nove casi su dieci la la pena per i condannati viene sospesa. Dopo il processo per direttissima vengono scarcerati. Intanto monta la rabbia generale. Tutto questo nonostante il pubblico ministero Gava, il gip Furlani abbiano firmato l´ordinanza di custodia cautelare in carcere per i due tunisini arrestati dalle volanti polizia dopo gli episodi di sabato pomeriggio. Adel Ebdelli, 33 anni, e Ousama Harzalli, 32 anni, accusati di aver rapinato Nadia Nebroldi del suo cellulare assieme ad altri due complici in mezzo ai passanti, di aver rubato dall’Eurospar tre coltelli per aggredire i poliziotti e di resistenza e violenza a pubblico ufficiale sono volti noti della criminalità cittadina. Hanno ammesso le loro responsabilità. In tutto questo due loro complici si sono dati alla fuga e sono tuttora ricercati dagli agenti. Uno addirittura è fuggito dall´ospedale dopo essere stato accompagnato per essere sottoposto a visite. Sono ritenuti pericolosi dal giudice sia per i precedenti, sia per il fatto che sono senza casa e lavoro e solo il carcere può evitare per ora che tornino a delinquere. Ma fino a dove può arrivare la volontà del giudice?