1 Marzo 2021 - 12.53

Zaia: Sulla scuola intervenire prima che i numeri diventino da zona rossa – Con i vaccini si può procedere ora spediti

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Dalla conferenza stampa

Attenzione massima in questi giorni ai dati ospedalieri e quelli dei contagi poiché saranno determinanti nell’assegnazione dei colori a fine settimana. Non c’è ancora una terza ondata, ma la curva al ribasso si è arrestata e tende leggermente a risalire. Per questo il governatore Zaia mette le mani avanti. Lo ha fatto con la richiesta di indicazioni sulla scuola che rischia di essere un vettore per la terza ondata.

“Rispetto ai parametri nazionali -dice- il Veneto non è ancora in zona arancione ma l’RT è salito alla luce del fatto che le relazioni sociali e le buone temperature portano ad assembramenti e per le scuole aperte.

Chi è in difficoltà oggi -dice Zaia- ha aperto le scuole 20 giorni prima di noi e questo è indicativo del rischio che si può correre.

La correlazione con la scuola c’è. Non è colpa dei ragazzi che devono stare assieme nelle classi. Normalmente hanno anche un tasso di infettività alto e passano il virus alle famiglie.

Sulla scuola abbiamo l’obbligo dell’obiettività e non è detto che chi vuole chiuderla ha l’anello al naso e chi la vuole tenere aperta è un intellettuale. Si tratta di dati scientifici e di emergenza sanitaria. Abbiamo chiesto il parere del CTS.

Fra oggi e domani incontro con il Governo. Leggo del parere del CTS che dice di chiudere le scuole nelle zone rosse. Ma quando una zona è rossa gli ospedali sono già in difficoltà e rischia di essere troppo tardi.

Dobbiamo quini decidere se fare prevenzione”.

ZONE A COLORI – Serve parametro unico su tamponi e positivi

“Il Cts dovrebbe tenere conto non solo dei positivi rilevati sui 100 mila abitanti, ma anche il numero di tamponi fatti. Quando avevamo 3000 positivi facevamo 60 mila tamponi e l’incicenza era del 5%. C’erano regioni con 40 positivi ma su soli 400 tamponi fatti, con un’incidenza del 10%. Noi passavamo per appestati e loro per virtuosi. Serve un parametro unico, perché più tamponi fai più positivi trovi e in alcune regioni c’erano pochi positivi e ospedali al collasso”.

CONTAGI – Dottor Luciano Flor, direttore generale della Sanità del Veneto

Attualmente le terapie intensive sono in leggerissimo aumento, i ricoverati in area medica che pure lentamente crescono. Cresce leggermente l’RT e anche i positivi per tamponi fatti. Siamo a numero molto bassi, rispetto ad altre zone, ma non vogliamo arrivare ad alti numeri. Per questo l’appello sulla questione scuole.

VACCINI

Tutti quelli che arrivano li usiamo perché abbiamo la scorta per le seconde dosi. Possiamo quindi procedere più velocemente. Possiamo arrivare anche molte più persone rispetto alle 9 mila al giorno.

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