Vicenza al secondo posto in Veneto per le imprenditrici artigiane
Vicenza al
secondo posto in Veneto per numero di imprenditrici artigiane (7.256) dietro a
Padova (7.317) e davanti a Treviso e Verona. Anche in termini di incidenza
percentuale delle imprenditrici sul totale imprenditori artigiani Vicenza con
un 23,1% è seconda dopo Rovigo (24,2%) che registra però anche la contrazione
maggiore (-1,7%). Seguono Treviso e Padova. Vicenza di nuovo sul podio anche
per la percentuale di donne titolari di ditte individuali artigiane: con
un’incidenza al 18,5% (pari a 3.052 aziende) la provincia berica è dietro solo
a Verona (21% del totale, 3.480 imprese) e Padova (19,7%; 3.253 imprese). Sono
questi alcuni dei dati che emergono nell’analisi “Le imprenditrici in Veneto
nel 2020” realizzata dall’Ufficio Studi di Confartigianato Impese Veneto.
“Numeri lusinghieri per il nostro territorio e che rappresentano una buona base
di partenza per l’imprenditoria in rosa – commenta Paola Zanotto, presidente
del Movimento Donne Impresa di Confartigianato Vicenza-. Il 2020, infatti, ha
ancora una volta portato alla luce annosi problemi come la difficoltà di
conciliare famiglia e lavoro: può un’imprenditrice lavorare a casa con i figli
magari piccoli e in DAD? Ma fortunatamente le donne hanno retto e la pandemia
non ha inciso in maniera drastica sulla loro presenza, tutt’altro che
marginale, nell’artigianato veneto”.
Particolarmente attive nei servizi alle imprese e alla persona, le realtà
guidate da donne hanno retto l’urto. Non solo: hanno dimostrato anche una forte
attitudine verso i servizi innovativi, digitali e a supporto delle imprese,
ovvero alle cosiddette discipline STEM (dall’inglese Science, Technology,
Engineering and Mathematics)”. A Vicenza il 20,1% delle imprese manifatturiere
vede alla guida donne che salgono al 63,8% nel settore dei Servizi alla
persona.
“Da notare – spiega Zanotto- che i dati del 2020 rispetto al 2019 evidenziano
un aumento dell’1% nel settore Servizi alle Imprese (trasporto e logistica,
ICT, fotografi, comunicazione), dello 0,1% nel settore Servizi alla persona (acconciatura
ed estetica, ristorazione, pulitinto) e una diminuzione del 4,1% nel settore
della manifattura. Numeri che indicano quanto l’azione di Confartigianato
Vicenza abbia saputo essere incisiva e importante nel corso della pandemia per
contenere il calo di alcuni settori aziendali, mentre per il comparto della
manifattura, sicuramente più penalizzato nel 2020, vanno studiati interventi e
politiche più efficaci da parte delle Istituzioni”.
Anche per questi motivi la presidente sottolinea quanto siano “importanti le misure introdotte nell’ultima manovra di bilancio a favore delle imprese femminili, risorse che vanno anche nella direzione del riconoscimento del contributo delle donne all’economia italiana”.
Il Fondo per l’imprenditoria femminile mette a disposizione 20 mln di euro per ciascuno degli anni 2021-2022, misure introdotte nell’ultima manovra di bilancio, soldi dedicati a promuovere e sostenere sia l’avvio di nuove imprese femminili sia il rafforzamento della struttura patrimoniale delle imprese femminili e programmi ed iniziative per diffondere la cultura imprenditoriale tra le donne. Il Fondo dedica particolare attenzione alle nuove aziende guidate da donne e agli impegni per consolidare l’attività delle imprese nei settori innovativi e per favorire gli investimenti nelle nuove professioni. A livello territoriale la Regione Veneto (DGR n. 60 26/1/21) riconferma il bando finalizzato all’erogazione di contributi alle PMI con prevalente partecipazione femminile
“A Vicenza
sono state presentate 30 domande, per un contributo medio di 20 mila
euro e un investimento complessivo previsto di oltre 1 milione e mezzo –
spiega Zanotto-. ll numero cospicuo di domande testimonia l’esigenza delle
imprese femminili di resistere ed espandersi in un momento così difficile. In
questo senso finanziare tutte le domande, come Confartigianato sollecita,
permetterebbe di sostenere e radicare le imprese nel territorio”.
Nel frattempo il Movimento Donne vicentino prosegue con il calendario di
iniziative che, anche lo scorso anno, non si è mai fermato.
“Temi come la denatalità, disoccupazione femminile, povertà educativa, mancata
conciliazione famiglia lavoro, insufficienza welfare sociale sui servizi alla
persona dall’infanzia alla vecchiaia, rimasti fino ad ora ai margini, sono
divenuti temi urgenti ed importanti, esplosi durante la pandemia, occupando con
forza il campo delle politiche europee – continua Zanotto-. Nell’ottica di
monitorare questi bisogni Confartigianato Vicenza sta attivando un osservatorio
in partnership con FISPPA – Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e
Psicologia Applicata dell’Università di Padova, che può essere motore nel sostenere esempi di
buone pratiche in grado di rispondere meglio alle sfide complesse in atto, e
portare idee e strategie innovative produttive. Il progetto si inserisce inoltre
nell’orizzonte delle diverse programmazioni regionali, nazionali ed europee in
corso di definizione, che vedono, dalle prime indicazioni, specifici obiettivi
e stanziamenti relativi alle politiche familiari e in particolare alle
politiche di genere, soprattutto in chiave di sostegno all’occupazione e
all’imprenditoria femminile”.
Sono in corso di svolgimento ‘Impact woman: costruire un percorso professionale
di successo” e “Il futuro del lavoro al
femminile: change, challenge, chance”, progetti finanziati con Bando
Regionale ‘Il Veneto delle Donne’. I progetti si rivolgono – spiega la
presidente- a figure mature con scarsa dimestichezza digitale che hanno bisogno
di acquisire competenze digitali minime; native digitali, magari già in
possesso di conoscenze digitali ma che desiderano specializzarsi ed integrare
le proprie competenze; donne che intendono sfruttare le opportunità offerte dal
digitale per costruirsi una carriera professionale autonoma. I progetti intendono inoltre valorizzare le
capacità proprie della persona, sia in contesti sociali sia in contesti lavorativi
attraverso percorsi di empowerment femminile. Inoltre, la nuova
Commissione per l’Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Vicenza
presieduta da Rosanna Bonollo, imprenditrice e dirigente Confartigianato, sta
proponendo e portando avanti progetti pilota a livello territoriale, che
tramite l’intercettazione dei fondi Next Generation Eu e della Programmazione
2021/2027, hanno l’obiettivo di migliorare e incrementare l’imprenditoria e
l’occupazione femminile.
“Le donne nella loro pragmaticità chiedono che le misure messe in campo siano corredate da procedure snelle su progetti e finanziamenti che le riguardano, perché i provvedimenti dovranno essere efficaci a breve e la loro misurazione è indispensabile per sostenere davvero il contributo femminile all’economia italiana”, conclude Zanotto.