Rospi in cava Lovara a Chiampo: “Servono volontari per salvarli”
“Il fondovalle è una distesa di cemento. I versanti hanno subito nei decenni uno spopolamento abitativo e l’abbandono delle coltivazioni, così i boschi si sono ripresi i terreni incolti. In questa fotografia della nostra valle, anche gli animali si riprendono degli spazi a beneficio della biodiversità.”
“In queste settimane – comunicano gli iscritti del gruppo Europa Verde Valchiampo – SOS Anfibi Vicenza sta monitorando il ripopolamento dei rospi autoctoni che hanno trovato nella cava Lovara (sede anche di programmazione di spettacoli estivi da parte dell’amministrazione comunale di Chiampo) un habitat eccezionale per la riproduzione. Succede così che nei periodi di accoppiamento dai boschi e dai campi migrano questi anfibi per riprodursi nei laghetti artificiali, soprattutto nelle ore serali. Ed è proprio qui che intervengono i volontari, per evitare che centinaia di rospi vengano schiacciati dalle auto che transitano per via Vignaga, a Chiampo, e per la contigua via Nanon nel territorio di San Giovanni Ilarione. L’importanza della loro conservazione è dovuta anche al fatto che gli anfibi sono, a livello globale, la classe animale a maggior rischio estinzione.”
Cercansi dunque volontari, appello giunto da SOS Anfibi Vicenza, e il gruppo locale di Europa Verde chiede all’amministrazione locale di fare tutto ciò che le normative prevedono per la tutela della Biodiversità e dei rospi di Chiampo, con particolare riferimento alla Convenzione di Berna, alla Direttiva Habitat e all’art. 544-ter del codice penale sul maltrattamento animale.
“Ad oggi, volontari provenienti sia da Chiampo che dai comuni limitrofi monitorano la situazione e attendono, con le prime temperature più miti, l’esodo per evitare lo schiacciamento di centinaia di rospi per le strade di Chiampo e San Giovanni Ilarione.”
Il gruppo EV Valchiampo conclude: “non sarebbe da scartare l’idea, in collaborazione con i proprietari, di pensare a un progetto per un’area didattica per l’educazione ambientale per scuole, famiglie e cittadini, oltre al già uso di questo anfiteatro artificiale dei momenti culturali di Chiampo. La valle, di spazi per la Biodiversità e per la fruizione turistica eco-sostenibile, ne ha proprio bisogno.”