PASSAGGIO A NORD – In montagna con il cane: una nuova scuola cinofila sull’Altopiano dei Sette Comuni
di Anna Roscini
Chi non ha mai avuto un cane, non può sapere cosa significhi essere amato, scriveva Arthur Schopenhauer. Creature straordinarie, i cani amano incondizionatamente, senza chiedere nulla in cambio. La passione per gli animali, del resto, alle volte è così grande da trasformarsi in un lavoro. Ne parliamo con Stefania De Guio, fondatrice e presidente della scuola cinofila che da poco più di un mese propone tante attività da fare con gli amici a quattro zampe sull’Altopiano dei Sette Comuni.
Come nasce l’amore per i
cani?
«La
mia passione per i cani, e per gli animali in generale, nasce quando ero ancora
molto piccola. Ero una bambina molto timida e introversa che faceva fatica ad
esprimersi e comunicare con le persone. All’età di 12 anni, dopo aver
conosciuto il mondo dei cani ed essermene innamorata, è arrivata Maya. Maya era
una cucciola di labrador giallo regalatami dai miei genitori Ilario e Luisella e,
fin da quando è entrata nella mia vita, mi sono sentita una persona nuova. Pur
avendo un linguaggio diverso dal mio e comunicando in un modo che non sempre
comprendevo, gli occhi di Maya mi catturavano sempre per la dolcezza e
l’intelligenza che esprimevano. A mano a mano che cresceva non la sentivo più
come “solo un animale” ma, per me, era come una sorella. Arrivato il momento di
scegliere il mio indirizzo di studi, decisi che avrei voluto capirne di più di
questi “esseri speciali”. La mia passione per i cani era innegabile e anche la
mia comunicazione con le persone era migliorata molto: decisi così che volevo
diventare un educatore cinofilo. La mia scuola fu la Pet Format Net di Novate
Milanese con sede distaccata a Merlara di Rovigo, collegata al Centro Cinofilo
Europeo. Dopo l’ampio percorso formativo, ho conseguito nel 2013 il Diploma di
Educatore Cinofilo Sportivo di 3° livello della Federazione Italiana Sport
Cinofili F.I.S.C. e C.N.S. Libertas, ente riconosciuto dal C.O.N.I».
Quando è nata invece la
Scuola cinofila Altopiano?
«Da quando ho ottenuto il diploma di educatore cinofilo, esercito la
professione con grande entusiasmo e passione, possedendo un istinto innato nel
comprendere il linguaggio dei cani e nell’entrare in relazione con le persone.
La Scuola cinofila Altopiano a.s.d nasce ufficialmente il 1 marzo 2021. Attualmente
siamo ospitati al campetto La Pineta di Cesuna. Lo scopo è quello di portare
sull’Altopiano una visione nuova del mondo dei cani, rendendo l’uomo e il suo
compagno cane ancora più uniti tra loro, dando modo a ciascuno di comprendere
meglio il reciproco linguaggio e portando a galla una sintonia profonda, fatta
di amore, fiducia e dedizione. Ho ideato questo progetto quasi un anno fa, poco
dopo il primo lockdown mondiale: già da anni sognavo di dare una struttura alla
mia passione per i cani nel posto che più amo al mondo: l’Altopiano dei Sette
Comuni. Finalmente questo sogno sta prendendo forma! In totale siamo in sette:
Claudia, educatrice e istruttrice; Luca, educatore e futuro istruttore e
addestratore; Michele, accompagnatore di media montagna iscritto al Collegio
Guide Alpine del Veneto; Chiara e Samantha, referenti di attività e coadiutrici
del cane negli interventi assistiti con animali. C’è infine Elena, la nostra toelettatrice
di fiducia».
Come si educa un cane?
«Per
noi educare significa tirare fuori quello che il cane e il proprietario hanno
di più bello. Oltre a dare delle regole per entrare nella società umana, diamo
al cane la possibilità di esprimere al meglio il suo carattere e le sue
caratteristiche. I cani hanno una loro morale ed etica. Cerchiamo di mettere in
comunicazione i due mondi, affinché anche i proprietari possano riconoscere gli
stati d’animo dell’animale così come i cani fanno con noi. Non tutti sanno che
quando proviamo delle emozioni emettiamo degli ormoni che i cani riescono
subito a percepire, avendo dei sensi molto affinati. Un cane educato è un cane
felice, proprio perché il proprietario impara a gestire e rispettare il
benessere del proprio compagno di vita».
Quali attività proponete?
«Per
lavorare sull’educazione del cane abbiamo due metodi: le lezioni individuali o
i corsi di gruppo. All’interno dei gruppi, si fa un grandissimo lavoro di
socializzazione: il cane si trova ad interagire con altri individui e ad
affrontare distrazioni innumerevoli e situazioni più complesse di quelle che
potrebbero emergere in una lezione individuale. Ci sono poi le discipline
ludico-sportive. Attualmente facciamo solo il dog play, un’attività da fare in
gruppo o individuale. Durante l’incontro organizziamo un gioco da fare con i
cani e i proprietari. In questo caso lo scopo è divertirsi insieme. Quando i
cani sentono di essere capiti, si fidano ciecamente, sia del proprietario che
del gruppo, e diventano dei simpaticoni. Abbiamo poi in programma tutta una
serie di altri corsi di specialità, sia di gruppo che individuali, dove andremo
ad insegnare al cane una disciplina sportiva o ludica. Tra queste, abbiamo
intenzione di inserire l’agility dog e il canicross. C’è poi tutta la parte
dell’addestramento, come quella dei cani da soccorso o dei cani da guida per
ciechi, che andremo a sviluppare un domani. Grazie all’esperienza di Samantha e
Chiara organizzeremo anche dei gruppi settimanali rivolti sia ai bambini, sia
alle persone che hanno paura dei cani, così da insegnare loro a conoscere e a
non temere questi fantastici animali. Per il prossimo anno scolastico, in
collaborazione con gli insegnanti, abbiamo pensato ad un progetto per portare
nelle scuole i nostri cani, così che i bambini possano imparare ad approcciarsi
all’animale fin da piccini».
Per quanto riguarda
invece le escursioni con i cani?
«Quando
sarà possibile abbiamo pensato a delle escursioni di gruppo. Abbiamo tre
differenti tipologie di escursione: “Impara”, un’escursione facile dove
insegneremo a gestire il cane in passeggiata; “Percepisci”, un’escursione di
cinque ore con aperitivo finale in rifugio, dove insegneremo ai proprietari a
vivere il mondo con i sensi del cane; “Comunica”, un’escursione di tutto il
giorno con pranzo in rifugio, dove avremo più tempo per capire come il cane
comunica con gli esseri umani e gli altri animali. Ovviamente tutte le attività
che proponiamo sono aperte sia ai proprietari dei cani, sia a chi non ha ancora
un cane ma è interessato a conoscere questi animali».