Recovery Fund – Fiume di soldi… sul Delta del Po
Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza il governo ha inserito, tra i 14 progetti strategici come grandi attrattori culturali e ambientali, il Parco del Delta del Po. Sarà sostenuto con 55 milioni di euro.
Non nasconde la propria soddisfazione l’Assessore al Territorio della Regione Veneto Cristiano Corazzari: «Sicuramente è un risultato importante per tutta l’area deltizia, che è una delle aree umide più grandi e pregiate d’Europa. Il territorio è suddiviso nel Parco regionale del Veneto e nel Parco regionale dell’Emilia Romagna e possiamo vantare, come Regione del Veneto, un’area naturalistica eccezionale”.
“Questo risultato – aggiunge l’Assessore – è il frutto del lavoro, svolto in clima di grande collaborazione, tra il presidente Luca Zaia e il ministro della Cultura Dario Franceschini. Abbiamo già costruito una serie di progettualità sulle quali investire. Siamo certi che queste risorse potranno dare una spinta formidabile allo sviluppo turistico di tutto il Delta del Po, alla valorizzazione ambientale e naturale. Soprattutto ci sarà una particolare attenzione per le popolazioni residenti, per le attività umane presenti in loco, in particolar modo quelle legate alla pesca e all’agricoltura, che sono un punto di riferimento economico e di sostenibilità ambientale”.
“Aggiungo che l’area è anche riconosciuta dal programma Uomo e Biosfera (MAB) Unesco, che la rende ambasciatrice, a livello internazionale, della sua bellezza e sostenibilità – prosegue Corazzari – L’Ente Parco collabora in modo fattivo con la nostra Direzione Biodiversità».
«Esprimiamo dunque grande soddisfazione per questo risultato – conclude l’Assessore – La logica è quella di non limitarsi alla conservazione e alla tutela, bensì di adoperarsi per la promozione e la valorizzazione dei territori, rendendo protagonista e artefice chi vive e lavora nel territorio».