Record di morti in India: i ricchi tentano di uscire dal Paese. Gli USA ai propri connazionali: “Andate via da lì”
I ricchi indiani di Dubai (Emirati Arabi), bloccati nel loro paese dove una nuova ondata di Covid-19 sta seminando il caos, stanno inondando di richieste gli operatori di jet privati per cercare tornare nell’emirato del Golfo dove i voli commerciali sono stati sospesi.
Sono stati cancellati circa 300 voli commerciali settimanali tra i due Paesi, su uno dei corridoi aerei più trafficati del mondo. Molti sono ora bloccati a causa dell’esplosione della pandemia di coronavirus.
Colpita duramente da una seconda ondata di Covid-19, la più violenta al mondo, l’India piange 3.645 morti in 24 ore, 350 in più rispetto al giorno prima. Si tratta di un record nazionale. In totale, il Paese ha registrato un totale di 204.832 decessi correlati al coronavirus, anche se si stima che le vittime possano essere molte di più.
Questa settimana diversi Paesi, tra cui Stati Uniti e Regno Unito, hanno fornito assistenza materiale all’India, che vede il suo sistema sanitario sgretolarsi sotto la marea di pazienti per i quali mancano letti ospedalieri, riserve di ossigeno e farmaci vitali.
Gli Stati Uniti – scrive l’ANSA – hanno consigliato ai propri cittadini che si trovano in India di andarsene non appena sarà possibile farlo in sicurezza dopo l’ennesimo record di casi di coronavirus nel continente.
Una nota sul sito dell’ambasciata degli Stati Uniti a New Delhi avverte che “l’accesso a tutti i tipi di cure mediche è sempre più seriamente limitato in India a causa dell’aumento dei casi di Covid-19” sottolineando che i decessi sono aumentati notevolmente. “I cittadini statunitensi che desiderano lasciare l’India dovrebbero approfittare delle opzioni di trasporto commerciale disponibili ora”, si legge ancora sul sito.