14 Gennaio 2015 - 10.36

VENETO – Ai 200 all’ora in Porsche, ma dà la colpa al nonno

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Guidava una Porsche ai 200 all’ora in autostrada. Ma quando la polizia gli ha inviato la comunicazione dell’eccesso di velocità chiedendo di specificare chi fosse alla guida della sua auto, ha puntato il dito contro il nonno, un 91enne. E’ successo ad aprile ma ora le forze dell’ordine scoprono che il povero nonno non poteva essere alla guida del bolide per cui Andrea Costa, veronese di 36 anni, è stato denunciato per false dichiarazioni.
A beccare il pilota è stato il sistema “tutor”, nel tratto bresciano dell’autostrada A4. Il limite dei 130 era stato ampiamente sfondato. Quando gli venne comunicata l’infrazione, Costa scrisse una raccomandata alla Polizia spiegando che suo nonno materno, di nome Vinicio guidava la Porsche. Nella comunicazione indicò anche i dati anagrafici e l’indirizzo del nonno. Peccato che si sia poi scoperto che Vinicio non potesse guidare perché ricoverato in una struttura da molto tempo. Alla polizia qualcosa non quadrava per cui è stato chiesto alle polstrada di Brescia, Verona e Vicenza di fare delle verifiche. Si scopre quindi che Vinicio si trova in ospizio da qualche anno. Non solo, il nonno non poteva aver preso l’automobile ed essersi diretto nel Bresciano poiché in quei giorni era ricoverato in ospedale a Vicenza. Aveva una patente valida, ma in scadenza. Costa è stato quindi segnalato in procura per il falso. Facendo ricadere la responsabilità sul nonno avrebbe evitato il ritiro della patente.

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