Stati Generali della Concia – Donazzan: “Verso innovazione più spinta”
Si è tenuto ieri, in videoconferenza il primo incontro degli “Stati generali del Distretto Veneto della Pelle”, che ha registrato la partecipazione delle rappresentanze datoriali e dei lavoratori del comparto con l’obiettivo di dare avvio ad un nuovo percorso conoscitivo e di rafforzamento tra tutti i protagonisti del settore della concia, dai corpi intermedi alle istituzioni e alla scuola, per mettere a fattor comune le relazioni e le conoscenze e rendere ancor più robusto il loro legame.
Il distretto veneto della pelle è certamente il più importante in Italia e tra i primi nel mondo, vantando oltre 600 imprese e 12.000 addetti con un export di 2 miliardi e mezzo di euro. Ha riavviato, nel 2021, il suo grande potenziale produttivo, allargato alla filiera completa – macchine per la concia, chimica per il trattamento della pelle, riciclo dei carnicci di scarto nell’economia circolare – dopo l’anno della pandemia, anche in virtù di una diversificazione tra abbigliamento e calzature, arredamento, automotive.
Nel 2020 sono state autorizzate oltre 6.000.000 di ore di Cassa Integrazione, ma ad oggi non esiste una criticità occupazionale che non riguardi il blocco momentaneo dei mercati più importanti (come ad esempio per l’automotive tedesco durante il lockdown).
“La compattezza geografica del distretto e la condensazione in aziende molto qualificate di competenze distintive di questo settore – è il commento dell’Assessore Regionale al Lavoro e alla Formazione del Veneto, Elena Donazzan , a margine dell’incontro – sono già di per sé una strutturata ed efficace filiera formativa: sono condizioni particolarmente favorevoli ad una lettura dei fabbisogni dettagliati, del distretto veneto della concia in particolare, per quanto concerne l’esigenza formativa delle risorse umane già presenti e a quelle future, possiamo allineare fabbisogni e risposte, con velocità e puntualità”.
“Sperimenteremo in questo territorio l’innovazione sociale più spinta, partendo da un ascolto continuo, da una forte relazioni tra tutti gli attori protagonisti e tra i portatori di interesse, con servizi collegati e un’unica visione del futuro – conclude Donazzan – l’imminente programmazione dei fondi europei di competenza della Regione del Veneto è un appuntamento imperdibile per tracciare questa rotta prevedendone gli strumenti necessari”.